Presentato da Google il 21 settembre del 2016 come alternativa ad applicazioni per la messaggistica istantanea quali, per esempio, WhatsApp e iMessage, Allo è stato l’ennesimo progetto social dell’azienda californiana a naufragare. Entro marzo 2019 la piattaforma verrà infatti pensionata, esattamente come è accaduto di recente a Google+.
Praticamente ignorato dall’utenza, Allo era nato come una sorta di esperimento e anche il gruppo capitanato da Satya Nadella non avrebbe mai dimostrato particolare entusiasmo nel supportarlo. Quello dell’instant messaging è infatti un mercato fortemente polarizzato, difficile da penetrare per nuovi soggetti anche quando hanno alle spalle grandi multinzazionali.
Big G non avrebbe però alcuna intenzione di abbandonare il business delle chat, a questo proposito i suoi sviluppatori sarebbero già impegnati nell’implementazione del protocollo RCS (Rich Communication Services), sostanzialmente un’evoluzione degli SMS, e nello sviluppo dell’applicazione alternativa Messages per il sistema operativo Android.
Allo non sarà poi l’unica soluzione per le comunicazioni digitali di Google ad essere archiviata. Come annunciato già da tempo, la medesima sorte sarebbe stata stabilita per Hangouts che, fino ad oggi, avrebbe trovato diffusione soltanto presso gli YuoTuber che la sfruttano per l’esecuzione delle video live in streaming.
Stando ai piani della casa madre Hangouts Chat e Hangouts Meet, che sono state fino ad ora le due varianti di Hangouts per l’ecosistema enterprise, dovrebbero essere messi a disposizione anche degli utenti privati. Fatto questo si dovrebbe procedere con una graduale dismissione che dovrebbe arrivare a completamento entro il prossimo biennio.