Sam Bankman-Fried, fondatore ed ex CEO del recentemente naufragato cryto-exchange FTX, sarebbe stato arrestato alle Bahamas su richiesta della autorità statunitensi. Attualmente l’imprenditore sarebbe trattenuto dalla Royal Police Force ma nel suo futuro potrebbe esserci un’estradizione in madrepatria con conseguente processo.
Bankman-Fried, che ha 30 anni, è più noto come SBF ed era considerato uno dei maggiori protagonisti mondiali nel settore dele criptovalute. Nell’ottobre del 2022 la sua fortuna pesonale si attestava intorno ai 10 miliardi di dollari, ad inizio novembre FTX venne però colpita da una crisi di liquidità che portò il suo patrimonio a meno di 100 milioni di dollari.
Parliamo quindi di una caduta piuttosto repentina, anche in considerazione del fatto che in un momento della sua vita Bankman-Fried si era posizionato al 60° posto nella classifica degli uomini più ricco del mondo, questo grazie ad un picco di circa 26 miliardi di dollari registrato nel periodo in cui il mercato delle criptovalute era molto più capitalizzato rispetto a quello attuale.
Ora l’ex studente del MIT potrebbe dover rispondere di accuse molto gravi legate alla vicenda che ha portato al fallimento di FTX e a perdite finanziarie per più di un milione di investitori in tutto il mondo. Gli inquirenti dovranno accertare inoltre il ruolo della Alameda Research, altra società sotto il controllo di Bankman-Fried le cui iniziative sarebbero alla base della bancarotta.
Bankman-Fried si era trasferito nelle Bahamas dopo aver rinunciato alla dirigenza di FTX, secondo alcune ricostruzioni il suo spostamento al di fuori dei confini nazionali sarebbe stato motivato anche dall’esigenza di non presenziare davanti alla commissione per i servizi finanziari della Camera presso cui avrebbe dovuto testimoniare.