Secondo i risultati contenuti nel "2021 Business and Consumer Report" a seguito di una rilevazione condotta dalla Forrester Consulting per conto di Experian, una buona parte dei consumatori del nostro Paese (poco più del 45%) sarebbe disposta a cedere i propri dati, compresi quelli relativi all’attività finanziaria in cambio di servizi migliori da parte delle aziende.
Più di un quinto degli Italiani non si fidano a cedere i propri dati personali alle aziende
Par contro oltre un quinto dei nostri connazionali sembrerebbe ancora mosso da un chiaro sentimento di diffidenza nei confronti delle aziende, se non addirittura di sfiducia, e affermerebbe di non essere disposto in alcun modo a condividere le proprie informazioni personali, soprattutto quando si tratta di dettagli relativi alla fintech e quindi a risparmi e investimenti.
A determinare una maggiore disponibilità in favore della cessione dei dati alle piattaforme sarebbero in particolare fattori come la possibilità di accedere più facilmente al credito (condizione citata dal 38% del campione), l’opportunità di poter ricevere tassi più elevati (38%) e la garanzia di processi più rapidi per effettuare le richieste (38%).
Attualmente il panorama della fintech sarebbe caratterizzato da una vera e propria spaccatura, con il 50% degli utenti che sosterrebbero di fidarsi del modo in cui le banche trattano i dati personali acquisiti. Non si tratterebbe di una percentuale del tutto soddisfacente ma il dato sembrerebbe essere comunque superiore a quello dei governi e dei datori di lavoro.
I risultati in termini di fiducia potrebbero comunque migliorare nel corso del tempo, questo perché circa il un terzo delle aziende starebbe analizzando i dati in loro possesso ai fini di fornire un servizio più efficiente. Il 59% dichiarerebbe di aver bisogno di una maggiore quantità di informazioni mentre il 72% vorrebbe disporre di dati più rilevanti per effettuare analisi più dettagliate.