In seguito all’operazione di polizia che ha portato all’arresto dei gestori di Megaupload e di Megavideo e alla chiusura di questi servizi sarebbero stati sequestrati circa 25 petabyte di dati; questi dovrebbero presto tornare in possesso degli utenti che li conservavano sul servizio.
Proprio la MPAA (Motion Picture Association of America), cioè l’organizzazione che più di ogni altra è apparsa contraria alla redistribuzione dei contenuti agli utenti, sarebbe stata recentemente protagonista di un ripensamento acconsentendo alla riattivazione degli account.
Il motivo di questo improvviso dietrofront sarebbe di carattere "patriottico", tra i milioni di utenti che lamentano di non poter più rientrare in possesso dei file uploadati su Megaupload vi sarebbero infatti anche oltre 15 militari statunitensi di stanza all’estero.
L’accesso ai contenuti non dovrebbe essere consentito a chiunque, per esempio non dovrebbe essere permesso ai componenti dello staff di Megaupload, inoltre, dovrebbe rimanere valido il blocco completo sui file riferiti a contenuti tutelati da diritto d’autore.