Una recente decisione della DPC (Data Protection Commission) irlandese potrebbe avere delle conseguenze inaspettate per il funzionamento dei social network in terra europea. L’iniziativa dei regolatori riguarderebbe in particolare Instagram, proprietà di Menlo Park, e la possibilità che quest’ultimo invii i dati dei propri utenti verso Data Center situati oltreoceano.
Le motivazioni di quello che per ora è un ordine preliminare andrebbero ricercate nei timori che le informazioni archiviate dalla piattaforma vengano utilizzate per attività di spionaggio e controllo della popolazione da parte delle autorità statunitensi, delle ragioni a loro modo inedite considerando i buoni rapporti internazionali tra USA e Irlanda.
A rendere interessante questa presa di posizione è il fatto che parliamo degli stessi rischi paventati dal governo di Washington per un altro social network, TikTok, attualmente al centro di un’operazione che, per questioni di sicurezza nazionale, potrebbe costringere la proprietaria ByteDance a separare le sue attività americane da quelle cinesi.
Mark Zuckerberg e soci sembrerebbero aver accolto le notizie provenienti da Dublino con una certa vis polemica, tanto che secondo Yvonne Cunnane, responsabile della divisione Data Protection and Privacy di Facebook, la possibilità di terminare ogni attività di social networking in terra europea potrebbe non essere del tutto da escludere.
Cunnane avrebbe fatto notare inoltre che Facebook non sarebbe stata mai consultata in merito. In ogni caso è probabile che nelle prossime ore Menlo Park sceglierà di percorrere la via della diplomazia, tanto che i suoi portavoce avrebbero già negato l’eventualità di un ritiro dal Vecchio Continente pur ricordando quanto i dati siano cruciali per il business della compagnia.