Durante l’audizione di Mark Zuckerberg tenutasi davanti al Congresso degli Stati Uniti il CEO di Menlo Park ha dovuto rispondere ad una domanda riguardante la possibilità che Facebook proponga prima o poi una formula a pagamento. La risposta dell’imprenditore è stata negativa, ma non così perentoria quanto ci si sarebbe potuti aspettare.
In sostanza Zuckerberg avrebbe affermato che il Sito in Blue continuerà ad essere fruibile gratuitamente anche in futuro, questa però sarebbe più una sua speranza che una certezza. Probabilmente molto dipenderà dal business model che il gruppo californiano dovrà progettare per evitare che in futuro possa ripetersi uno scandalo come quello noto come "Cambridge Analytica".
Per la precisione Zuckerberg avrebbe sostenuto che esiterà sempre una versione gratuita del social network, tale affermazione potrebbe far sospettare che gli attuali servizi possano essere affiancati presto o tardi da feature premium accessibili soltanto a pagamento. Tale impostazione potrebbe divenire necessaria nel caso in cui Facebook debba far fronte a normative più restrittive per il trattamento dei dati.
Oggi la piattaforma vive e fattura quasi esclusivamente grazie all’advertising, ma per proporre annunci pubblicitari targettizzati è necessario poter elaborare le informazioni personali fornite dagli utenti. Non potendo gestire queste ultime l’unica possibilità di mantenere vivo il progetto sarebbe quella di optare per funzionalità protette da paywall.
Una seconda ipotesi potrebbe trovare ragione sempre nella questione inerente il trattamento dei dati: è possibile che alcuni utenti siano interessati a pagare per non cedere le proprie informazioni personali a Facebook? In sostanza Menlo Park potrebbe rendere monetizzabile il desiderio di privacy dei propri iscritti, ma un modello di business del genere difficilmente verrebbe accolto senza suscitare polemiche.