Menlo Park ha comunicato alcune nuove regole che dovranno essere osservate da chiunque desideri pubblicare un annuncio pubblicitario di carattere politico su Facebook. Si tratterebbe di una delle prima iniziative del gruppo californiano in risposta alle accuse ricevute dopo lo scoppio dell’ormai famigerato scandalo Cambridge Analytica.
D’ora in poi gli inserzionisti saranno obbligati a verificare la propria identità e il proprio stato di residenza. Questo per evitare che in futuro possano ripetersi vicende come quelle legate al caso Russiagate, si sospetta infatti che l’esito delle ultime elezioni Presidenziali statunitensi possa essere stato influenzato da agenzie pubblicitarie vicine al Cremlino.
Gli annunci politici saranno poi etichettati come tali per esere distinguibili rispetto agli altri contenuti sponsorizzati, il social network metterà in campo un certo numero di revisori, tecnologie basate sul machine learning e un sistema per le segnalazioni da parte degli utenti in modo che nessuna inserzione di questo tipo cerchi di eludere i controlli previsti.
Si tratta di iniziative che dovrebbero riguardare innanzitutto l’utenza americana, successivamente, e probabilmente entro l’estate di quest’anno, i suoi effetti dovrebbero estendersi ad altre localizzazioni. Lo scopo è quello di venire incontro ai dettami dell’Honest Ads Act al quale i media online USA dovranno adeguarsi per regolamentare maggiormente il settore dell’advertising.
Sempre a questo proposito il Sito in Blue avrebbe recentemente bloccato oltre 270 account direttamente o indirettamente legati alla Internet Research Agency, società che per via dei suoi rapporti con il governo moscovita avrebbe svolto attività finalizzate a guidare le decisioni dell’elettorato statunitense tramite contenuti virali appositamente confezionati.