Ad Elon Musk piace far parlare di sé e ci riesce quasi sempre, lo dimostrerebbero anche le sua ultime affermazioni riguardo alla possibilità di realizzare uno smartphone che sia libero dal duopolio di Google (con Android) e Apple (iOS) che, a suo parere ma non solo, imporrebbero uno standard su cosa si possa comunicare e cosa no tramite le piattaforme.
Per capire le ragioni di questa particolare presa di posizione bisogna far riferimento alla recente "amnistia social" con la quale Musk ha deciso di riammettere su Twitter tutti i profili che sono stati bannati in passato, con l’unico vincolo che si tratti di account appartenenti ad utenti che non diffondono spam e che agiscono rispettando la legge.
Questo "ritorno in famiglia" da parte di numerose pecore nere spesso allontanate dal social network per via di comportamenti e contenuti contrari alle policy, potrebbe portare ad un’esclusione di Twitter dal Play Store e dall’App Store, un po’ come accaduto con l’applicazione di Parler accusata di essere diventata un veicolo di hate speech e condivisioni suprematiste.
L’imprenditore sudafricano ha però promesso che il Sito Cinguettante, da lui acquistato per 44 miliardi di dollari, diventerà un luogo in grado di garantire la massima libertà di espressione possibile. Creando uno smartphone dotato di un ecosistema indipendente da quello dei grandi protagonisti del mobile potrebbe quindi bypassarne eventuali censure.
Come è noto però, dopo il suo ingresso in Twitter, in qualità di CEO e proprietario Musk ha licenziato migliaia di lavoratori (quasi la metà dei dipendenti interni e la maggior parte dei collaboratori esterni), molti dei quali incaricati proprio della moderazione dei tweet. Il rischio che si venga a creare una situazione ingestibile diventa quindi abbastanza plausibile