Secondo un recente report di Bloomberg, la Cina starebbe valutando la possibilità di cedere ad Elon Musk le operazioni statunitensi di TikTok. Questo per evitare un possibile divieto dell’app negli Stati Uniti.
Si tratterebbe in pratica di un piano di emergenza nonché di una delle opzioni prese in considerazione mentre la Corte Suprema degli Stati Uniti valuta una legge che potrebbe obbligare ByteDance, società madre cinese di TikTok, a cedere i suoi asset negli USA entro il 19 gennaio. Dopo tale data, i fornitori di servizi internet che supportano il social network potrebbero essere infatti penalizzati.
ByteDance smentisce la cessione di TikTok
Il piano prevedrebbe che Musk gestisca sia TikTok che X di cui è attualmente proprietario. Il governo cinese non avrebbe preso ancora una decisione definitiva in proposito e tutto il progetto sembrerebbe in fase preliminare.
Non è chiaro nemmeno se ByteDance sia a conoscenza di questa proposta né se Musk o TikTok siano direttamente coinvolti nell’operazione. Un portavoce di TikTok avrebbe comunque definito la notizia come “pura finzione“.
Tutti in attesa di una decisione della Corte Suprema
La Corte Suprema ha recentemente discusso una legge firmata da Joe Biden ad aprile, che punta a vietare TikTok negli Stati Uniti. Ciò per motivi di sicurezza nazionale legati alla proprietà cinese. TikTok, da parte sua, ha sostenuto invece che il divieto violerebbe il diritto alla libertà di espressione degli utenti americani.
Con la Corte Suprema almeno apparentemente orientata verso il sostegno alla legge, l’azienda potrebbe rivolgersi a Donald Trump il cui secondo mandato presidenziale inizierà il 20 gennaio. Durante la sua prima amministrazione, Trump aveva caldeggiato il ban TikTok ma di recente ha assunto posizioni più morbide in proposito in quanto un esito di questo genere avrebbe potuto favorire Meta.
Stando ad alcune indiscrezioni, Trump avrebbe cambiato idea dopo un incontro con Jeff Yass, importante donatore repubblicano e investitore in ByteDance.