L’ultima trimestrale di cassa di Twitter è questa volta particolarmente interessante perché testimonia quali sono stati gli effetti della proposta di acquisizione per circa 44 miliardi di dollari poi ritirata da Elon Musk, l’esito dell’operazione è oggi nelle mani di una giudice che dovrà stabilire se il passaggio di proprietà avrà effettivamente luogo per la cifra stabilita.
Prima di passare ai dati relativi a entrate e perdite, è bene sottolineare che nel documento presentato agli investitori la società che fa capo al social network ribadisce ancora una volta come la percentuale di account fake presenti nella piattaforma non sia superiore a 5 punti, numero che come è noto, il già citato Musk considera sottostimato rispetto alla realtà.
Nel corso del secondo quarto dell’anno corrente Twitter avrebbe registrato un fatturato pari a 1.18 miliardi di dollari, praticamente l’1% in meno rispetto allo stesso trimestre del 2021. A determinare tale decremento non sarebbe stata soltanto la vicenda legata all’acquisizione mancata, ma anche le performance non elevate del servizio sul mercato pubblicitario.
Le spese sarebbero ammontate invece a 1.52 miliardi di dollari con un incremento di poco superiore al 30% rispetto all’anno passato, il gruppo avrebbe registrato inoltre una perdita di esercizio pari a 270 milioni di dollari. Per contro il numero di utenti sarebbe aumentato passando dai 229 milioni di inizio anno ai 237.8 milioni della fine dello scorso trimestre.
A ben vedere, per il momento la vicenda legata alle diatribe con Musk non avrebbe avuto effetti particolarmente negativi sulle casse di Twitter che di suo non è mai stata un’azienda molto forte dal punto di vista della monetizzazione, al contrario proprio l’imprenditore sudafricano potrebbe aver avuto un ruolo rilevante nel determinare l’incremento dell’utenza.