La diatriba tra Elon Musk e Twitter è diventata una battaglia legale, gli avvocati della società che fa capo al social network avrebbero infatti presentato una denuncia presso il tribunale del Delaware sostenendo che il miliardario sudafricano avrebbe violato gli accordi riguardanti l’acquisizione della piattaforma per 44 miliardi di dollari.
Stando a quanto riportato nella denuncia, Musk avrebbe accumulato segretamente quote azionarie di Twitter a partire da gennaio 2022 fino ad arrivare al 9.6% e mettersi nella posizione di entrare a far parte del consiglio di amministrazione della compagnia, tale ingresso non sarebbe poi avvenuto e in quanto l’imprenditore avrebbe deciso di presentare la propria offerta.
Quest’ultima era stata accettata a fine aprile, anche su pressione degli investitori interessati ad un prezzo di vendita della azioni pari a 54.20 dollari. In maggio però Musk aveva bloccato improvvisamente l’operazione sostenendo che Twitter non avesse detto la verità riguardo al numero di fake account presenti nel servizio, stimato intorno al 5%.
Ora, in un contesto in cui il valore dei titoli azionari di Twitter ha subito un forte calo proprio a causa del dietrofront di Musk, il giudice chiamato a pronunciarsi sulla causa legale dovrà decidere se quest’ultimo ha agito in buonafede, e quindi Twitter non ha collaborato abbastanza nel riconteggio degli account fasulli, o se ha violato gli accordi di aprile.
Nel caso di una sentenza non favorevole al fondatore di Tesla e SpaceX, che comunque richiederà diverso tempo prima di essere pronunciata, egli potrebbe essere costretto a pagare la penale prevista dal contratto di acquisizione (1 miliardo di dollari) o addirittura a completare l’operazione pagando i 44 miliardi offerti per divenire proprietario di Twitter.