Il servizio di streaming video on demand Disney+ ha lanciato negli Stati Uniti la formula "Basic" che per 7.99 dollari al mese permette di visualizzare in contenuti in catalogo ma con la presenza di annunci pubblicitari. All’arrivo di questo piano corrisponde, sempre negli USA, un incremento del prezzo di "Premium" da 7.99 a 10.99 dollari al mese.
Attualmente la piattaforma avrebbe raccolto circa un centinaio di inserzionisti che dovrebbero offrire un contributo importante alla monetizzazione dei film e delle serie TV trasmesse, le interruzioni dovute all’advertising dovrebbero consistere in alcuni spot della durata complessiva di 4 minuti mostrati ogni 60 minuti di trasmissione.
Rispetto al piano di Netflix con pubblicità ("Base con pubblicità"), che in Italia viene proposto 5.49 euro al mese, si potranno visualizzare tutti i contenuti disponibili anche alla massima risoluzione, il catalogo sarà lo stesso degli altri piani senza alcuna assenza e si potrà accedere al servizio da quattro dispositivi defferenti in contemporanea.
Per quanto riguarda invece le limitazioni, non sarà possibile scaricare i video per visualizzarli in modalità offline, non sarà consentito effettuare visioni di gruppo tramite la funzionalità GroupWatch, non si potrà ascoltare l’audio con il supporto per il Dolby Atmos con effetto surround e non si potrà utilizzare SharePlay per la riproduzione in sincrono da FaceTime.
Per Disney+ la formula "Basic" dovrebbe rappresentare un’occasione di rilancio, soprattutto a favore del team Media and Entertainment Distribution. I risultati dell’ultima trimestrale della Disney non sono stati infatti molto entusiasmanti e la società ha dovuto programmare diversi licenziamente, bloccare le nuove assunzioni e incaricare un nuovo CEO.