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Disney+: anticipazioni sul piano con advertising

I responsabili di Disney+, una delle maggiori concorrenti di Netflix nel settore delle piattaforme per il video-streaming on demand, hanno deciso di lanciare una nuova formula che consentirà ai propri iscritti di accedere ai contenuti in catalogo ad un prezzo più contenuto rispetto a quello standard ma con l’inclusione di messaggi pubblicitari.

Questa novità non arriva del tutto inattesa in quanto qualche mese fa venne confermata dai portavoce del servizio stesso dopo che nelle settimane precedenti erano state diffuse delle indiscrezioni a riguardo, ora però sarebbero disponibili tutti i dettagli del nuovo piano compresi quelli relativi a come gli annunci verranno visualizzati dal pubblico.

Stando alle anticipazioni l’idea dovrebbe essere quella di pubblicare unicamente contenuti pubblicitari adatti alle famiglie, cosa che non stupisce dato il brand a cui fa riferimento il progetto, nello stesso modo, scelta anche questa abbastanza comprensibile dal punto di vista commerciale, non verrà proposto advertising di servizi concorrenti.

La durata complessiva degli annunci non dovrebbe superare i 4 minuti per un film o un episodio di una serie TV di massimo 60 minuti, contenuti più lunghi potrebbero prevedere un maggior numero di messaggi pubblicitari. Saranno esclusi dall’advertising tutti i prodotti che fanno riferimento al "Profilo bambini" e quelli che si rivolgono a utenti di età inferiore ai 6 anni.

La pubblicità è già presente in altre piattaforme come per esempio Peacock, di proprietà di NBCUniversal, ed HBO Max, di Warner Bros. Presto potrebbe essere proposto un piano simile anche da Netflix ma per il momento il vero interrogativo riguarda quello che sarà lo "sconto" applicato da Disney+ per coloro che opteranno per la nuova formula.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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