Il CES 2024 di Las Vegas è stato l’occasione per McAfee di presentare una nuova soluzione di sicurezza contro il fenomeno dei Deepfake, dove con questo termine vengono identificati tutti i contenuti generati digitalmente che cercano di ingannare le vittime riproducendo la voce o le fattezze di personaggi noti o persone conosciute.
Tale iniziativa prende il nome di Project Mockingbird ed è dedicata nello specifico all’audio. Grazie ad esso è possibile rilevare tracce vocali che sono state alterate, queste ultime infatti vengono utilizzate spesso da utenti malintenzionati per campionare la voce di un individuo e, semplicemente, fargli dire ciò che in realtà non ha mai detto.
McAfee introduces Project Mockingbird as a way to detect #AI-generated #deepfakes that use audio to scam consumers with fake news and other schemes.
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— McAfee (@McAfee) January 8, 2024
Stando a quanto affermato dai portavoce della compagnia creata dal compianto e controverso John McAfee, Mockingbird garantirebbe un livello di precisione del 90% nell’individuare i Deepfake. Neanche a dirlo, anche in questo caso parliamo di una piattaforma animata da un modello generativo di Intelligenza Artificiale, o meglio, da più modelli.
Il nome "Mockingbird" non è stato scelto a caso, esso è infatti lo stesso del volatile noto volgarmente come "tordo beffeggiatore" (mimus polyglottos o mimo settentrionale). Un passeriforme che ha la caratteristica di imitare molto facilmente il canto di altri uccelli, i versi di alcuni animali e i suoni che vengono prodotti nel contesto in cui si trova.
Le tecnologie di Deepfake che Mockingbird è nato per contrastare sono sempre più facili da utilizzare ed esistono applicazioni accessibili anche da utenti "non tecnici" che possono generare output speso molto credibili. La disponibilità di questi software su larga scala rende sempre più difficile distinguere ciò che e vero da ciò che non lo è.