Quando PayPal, come altre grandi società, decise di abbandonare il progetto Libra, la moneta virtuale voluta da Mark Zuckerberg che ancora non ha visto la luce, alcuni analisti interpretarono questa decisione come dovuta ad un disinteresse della società nei confronti delle cryptovalute. Notizie più recenti dimostrerebbero però il contrario.
Il colosso dei pagamenti online avrebbe infatti dato vita ad una partnership con l’exchange bitFlyer che consentirà agli utenti di versare fondi nei propri conti PayPal per poi acquistare cryptovalute in tutta sicurezza. bitFlyer è una società abbastanza giovane, esiste in Europa soltanto dal 2018, e un accordo di questo tipo non potrà fare altro che valorizzarne la reputazione.
Paypal aiuterà la diffusione della moneta digitale
L’idea è quella di avvicinare una platea più ampia al mondo delle valute digitali, come sottolineato da Andy Bryant, Direttore Operativo di bitFlyer per il Vecchio Continente, PayPal è uno strumento ormai entrato nella quotidianità di milioni di persone e queste ultime potranno utilizzare il proprio denaro per acquistare bitcoin o altre cryptovalute come qualsiasi altro prodotto.
We have some exciting news! ??
Making the jump into #cryptocurrency is now easier and faster.
You can now use your @PayPal account to deposit funds to purchase cryptocurrencies via #bitFlyer.Start trading today: https://t.co/c1tIKyDSe8 pic.twitter.com/JxPGpyvJtT
— bitFlyer Europe (@bitFlyerEU) September 21, 2020
La possibilità di sfruttare un sistema collaudato come PayPal renderà infatti molto immediate le transazioni, fino ad ora infatti gli utenti che intendevano acquistare cryptovalute dovevano utilizzare soluzioni più tradizionali per gli spostamenti di denaro, non di rado i bonifici, e questo poteva rappresentare un disincentivo alla scelta delle monete non fiat.
Sempre secondo i portavoce di bitFlyer, a scoraggiare un’adozione diffusa delle valute digitali sarebbero ancora oggi meccanismi troppo farragginosi per le procedure d’acquisto, l’integrazione con PayPal, oggi utilizzo da circa un terzo dei cittadini europei, rappresenterebbe quindi un tentativo di rimuovere gli ostacoli a danno degli utenti meno esperti.