I ricercatori del social network professionale LinkedIn hanno cercato di misurare l’impatto dell’emergenza creatasi a seguito della pandemia di Coronavirus (SARS-CoV-2) sul reclutamento da parte delle aziende. I risultati della rilevazione testimonierebbero un drastico calo delle assunzioni, tanto che il decremento registrato si attesterebbe sui 62 punti percentuali.
Per effettuare lo studio sarebbero stati presi in considerazione i dati aggiornati al 10 aprile 2020 per poi confrontarli con quelli dell’anno passato, il 62% precedentemente citato sarebbe così il risultato della somma tra il -40% calcolato alcune settimane fa e l’ulteriore -22% degli ultimi giorni. Il protrarsi del lockdown per tutto il mese di aprile e parte di maggio potrebbe aggravare la situazione in futuro.
Le previsioni di LinkedIn sembrerebbero essere positive soltanto per la Cina, il primo Paese colpito dal contagio ma anche il primo a essere riuscito a contenerlo, quest’ultima potrebbe recuperare il terreno perduto sia in termini di PIL che di mercato del lavoro già entro la fine del 2020, per le altre economie coinvolte, invece, potrebbero essere necessari anni.
Relativamente al nostro Paese si può fare riferimento alle stime effettuate dall’FMI (Fondo Monetario Internazionale) secondo cui l’Italia non dovrebbe essere in grado di tornare alla crescita economica prima dell’anno prossimo, evenienza che potrebbe verificarsi però soltanto nel caso di una situazione sanitaria pienamente sotto controllo.
Sempre secondo l’FMI il dato relativo alla congiuntura economica potrà essere valutato soltanto nel lungo periodo, attualmente infatti i governi di buona parte degli stati colpiti dal Coronavirus hanno attuato misure di sostegno d’emergenza per le aziende, questo però non significa che esse riusciranno a mantenersi competitive sul mercato nei prossimi mesi.