Secondo quanto confermato dal report "Digital Consumers, Emerging Markets, and the $4 Trillion Future" del The Boston Consulting Group, chi in futuro vorrà far crescere il proprio e-commerce dovrà puntare in particolare sulle economie emergenti. Sarà infatti grazie a queste ultime che si registranno i maggiori incrementi da qui al 2022.
A guidare l’ampliamento della domanda dovrebbe essere soprattutto l’ancora fiorente mercato degli smartphone, infatti vendite più frequenti di questi ultimi si tradurranno con tutta probabilità in una richiesta ancora più elevata di applicazioni e servizi correlati a tali device, senza contare una prevedibile crescita del mobile commerce.
Tra i fenomeni che dovrebbero favorire questa tendenza vi dovrebbe essere anche l’aumento degli utenti Internet in Brasile, Cina, Filippine, India, Indonesia, Kenya, Marocco, Nigeria e Sudafrica, dove si dovrebbe passare dalle attuali 2.1 miliardi di unità ai 3 miliardi del 2022. Praticamente il triplo dell’utenza presente nelle economie mature.
Per quanto riguarda i prodotti acquistati, questi variano anche notevolmente a seconda della tipologia di mercato analizzata, abbiamo infatti i cosiddetti paesi "Digitally aware", Filippine e stati africani, i "Digitally advancing", Brasile, Indonesia e India, e i "Digitally advanced", rappresentati per ora dalla sola Cina con standard e abitudini di e-shopping simili a quelle occidentali.
Per avere una misura del peso del commercio elettronico in terra cinese, basti pensare che in quella nazione l’e-commerce rappresenterebbe oggi circa il 40% dell’intero commercio al dettaglio (e il 20% del suo giro d’affari). Un dato ben superiore a quello di due paesi come gli Stati Uniti (12.7%) e il Regno Unito (15.7%) messi insieme.