GPT-4, il modello linguistico generativo alla base del chatbot ChatGPT, è diventato meno preciso nelle risposte e, in generale, meno performante? Sembrerebbe di sì, soprattutto stando alle numerose segnalazioni condivise in questi giorni dagli utilizzatori, lamentele che sarebbero riassunte dai numerosi commenti postati a seguito di questo tweet di OpenAI.
Our Safety Systems team is on the frontlines of ensuring the safety and reliability of our AI models in the real world today.
Learn about the team’s vision, challenges, and structure and see how you can be part of making AI safer and more beneficial for society.…
— OpenAI (@OpenAI) December 5, 2023
L’ultima versione del modello disponibile per gli utenti (in attesa di GPT-4 Turbo) sembrerebbe quindi restituire un numero eccessivo di risposte sbagliate e non solo, queste ultime verrebbero generate in tempi molto più lunghi rispetto a quanto avveniva in precedenza. Ma a cosa potrebbero essere dovuti questi malfunzionamenti e quando verranno risolti dalla casa madre?
Quest’ultima non avrebbe negato l’esistenza del problema che ad oggi si manifesterebbe molto spesso in gravi errori grammaticali come, per esempio, un utilizzo sbaglato dei verbi, anche in lingua inglese. L’ultimo aggiornamento del sistema risalirebbe però all’11 novembre 2023 e per ora non è dato sapere quando avverrà il prossimo.
Il modello Generative Pre-trained Transformer, questo il suo nome per esteso, viene tra l’altro utilizzato in numerosi servizi di terze parti e in particolare in quelli di Microsoft, principale finanziatore dell’attività di OpenAI. Quindi se GPT non è in grado di fornire output precisi non lo sono neanche piattaforme come Bing Chat che si basano su di esso.
Le recenti vicissitudini che hanno coinvolto il board di OpenAI possono aver avuto un ruolo in questo peggioramento del servizio? È difficile rispondere a questa domada, anche perché il licenziamento e il successivo rientro di Sam Altman alla guida del gruppo sono avvenuti in un tempo così breve che è molto complesso valutarne gli effetti.