Ultimamente i rapporti tra Alphabet, il conglomerato finanziario di cui fa parte Google, e i propri dipendenti non sono esattamente tra i più rilassati. A gennaio l’azienda ha deciso di rinunciare al 6% della forza lavoro disponibile (ben 12 mila persone in tutto il mondo) e questa sarebbe stata solo una delle scelte al centro di feroci polemiche.
Tra le altre iniziative palesemente sgradite dai lavoratori di Mountain View vi sarebbe stata anche quella di presentare Google Bard senza la giusta preparazione. La risposta di Big G all’integrazione tra Bing di Microsoft e ChatGPT si sarebbe dimostrata infatti troppo immatura per essere pronta al lancio, una problematica evidenziata anche dalla reazione dei mercati.
A seguito dell’annuncio di Bard infatti, il titolo azionario di Alphabet ha registrato un calo del 9% con una perdita di circa 100 miliardi di dollari in termini di capitalizzazione. A ciò si dovrebbe aggiungere un danno per la reputazione della compagnia che dopo aver investito altrettanto in progetti di Intelligenza Artificiale sembrerebbe essere in ritardo rispetto alla concorrenza.
La presentazione di Bard, che si basa sul modello generativo chiamato LaMDA (Language Model for Dialogue Applications), è avvenuta qualche ora prima di quella che ha visto Redmond annunciare Bing (ed Edge) con ChatGPT. Questo però senza spiegare quale sarebbe stato il livello di integrazione su Android e non rendendosi conto degli errori generati dalla piattaforma.
Nel corso degli ultimi giorni il sistema di messaggistica interno a Google sarebbe stato letteralmente inondato di critiche rivolte contro la strategia adottata recentemente da Sundar Pichai. La preoccupazione del CEO è però in parte giustificata perché l’improvviso successo di ChatGPT potrebbe mettere in discussione il predominio del gruppo nel settore delle ricerche online.