Self Service Repair è una formuala di Apple, lanciata lo scorso novembre, che consiste nel fornire agli utenti tutti gli strumenti necessari per riparare i propri dispositivi, senza doversi rivolgere ad un Apple Store o ad altri servizi del gruppo. Sperimentata per circa un anno negli Stati Uniti, l’iniziativa arriva ora anche in Italia e in altri 7 Paesi.
Self Service Repair consiste di base in uno store grazie al quale è possibile acquistare online parti originali della Casa di Cupertino e i tool di riparazione offerti dalla stessa azienda. Tale risorsa mette inoltre a disposizione i manuali di riparazione ufficiali in formato PDF, sia per gli iPhone che per i Mac, che sono scaricabili liberamente.
Per il momento il programma copre soltanto alcuni dispositivi, nello specifico i modelli 12 e 13 dell’iPhone nonché i portatili Mac che integrano un chipset prodotto dalla stessa Apple. Le parti originali acquistabili vengono vendute allo stesso prezzo praticato dai centri di assistenza, per reperire quello che si sta cercando basta utilizzare il pratico motore di ricerca interno.
Come comunciato da Cupertino a commento dell’estensione del servizio ad Italia, Belgio, Francia, Germania, Polonia, Spagna, Svizzera e UK, i device di Cupertino vengono realizzati per ridurre al minimo gli interventi di riparazione. Quando però si rivelano necessari, gli utenti devono avere a disposizione il maggior numero di scelte possibili.
Per questo motivo si è scelto di permettere ai consumatori di riparare il proprio dispositivo anche da soli. Chiaramente Self Service Repair rappresenta anche un’occasione di monetizzazione per Apple, il noleggio del kit di riparazione che comprende, tra gli altri, batterie, cacciaviti e presse per gli schermi costa ad esempio 59.99 euro a settimana.