Apple ha deciso di modificare le fasce di prezzo dell’App Store, il marketplace dedicato alle applicazioni per i device della Mela Morsicata, introducendone ben 700. Un livello di diversificazione così elevato è dovuto alla necessità di stabilire correttamente e in modo trasparente quanto dovrebbe constare un’App, un gioco, una sottoscriziono o un acquisto in-App.
Per avere un’idea degli intervalli disponibili basti pensare che si potrà partire da un minino di 0.29 dollari fino ad un massimo di 10 mila dollari. Dopo in 0.29 dollari si potranno effettuare incrementi pari a 10 centesimi fino ad un limite di 10 dollari, superato il quale si procederà per incrementi di 50 centesimi fino ai 50 dollari, di 1 dollaro fino ai 200 e alle fasce successive.
Agli sviluppoatori e alle software house verrà consentito anche di effettuare degli arrotondamenti in eccesso o in difetto fino al valore intero più prossimo o a 90 centesimi. Molto interessante anche il nuovo sistema automatico per l’adeguamento dei prezzi alle varie tassazioni applicate nei diversi Paesi in cui è disponibile la piattaforma.
Questo significa che i prezzi delle applicazioni, o delle altre risorse offerte dall’App Store, saranno più elevati dove l’IVA è più alta, mentre si abbasseranno in automatico dove l’imposta è meno elevata. è previsto anche un adattamento automatico agli andamenti dei tassi di cambio che terrà conto delle fluttuazioni del mercato valutario.
L’aggiornamento delle fasce di prezzo avrà valore da subito per poi essere applicato durante tutto il 2023. Come dichiarato dai portavoce della compagnia guidata da Tim Cook, questa nuova impostazione dovrebbe introdurre un maggior livello di flessibilità in un ecosistema che oggi ospita migliaia di risorse dotate di caratteristiche differenti.