Quando si tratta di assumere esperti nei settori in cui vuole investire la Casa di Cupertino bada ai curricula e non alle spese. Così Tim Cook e soci hanno deciso di ricorrere alla collaborazione dell’ex responsabile della divisione AI di Mountain View per la direzione dei propri progetti dedicati a machine e deep learning.
John Giannandrea, questo il nome del nuovo dipendente di chiara origine italiana, risponderà del suo operato direttamente al CEO dell’azienda californiana. Come lui soltanto altri 15 dirigenti che in Apple possono vantare totale autonomia salvo poi dover rassicurare il massimo vertice del gruppo sui risultati ottenuti.
Nel presentare il nuovo arrivato al resto della compagnia, e ai giornalisti del New York Times, Cook ha parlato di Giannandrea come della persona giusta per rendere i terminali della Mela Morsicata più intelligenti e personali, garantendo nel contempo il massimo rispetto della riservatezza per gli utenti. Forse in quest’ultimo punto è possibile leggere una piccola frecciata rivolta a Mark Zuckerberg.
Ad oggi non vi è alcun prodotto di Big G basato su tecnologie per l’AI che non sia passato per le mani di Giannandrea, tra gli ultimi progetti sviluppati per il suo ex datore di lavoro troviamo anche Assistente Google, ma non sarebbero mancati suoi contributi in iniziative legate al deep learning applicato al business e alla guida autonoma.
Il suo ingresso in Cupertino potrebbe essere motivato dall’esigenza di migliorare Siri, un assistente intelligente che secondo alcuni analisti (ed ex impiegati di Apple) soffrirebbe di gravi ritardi rispetto alla concorrenza. Giannandrea è sempre stato un sostenitore dell’AI intesa come supporto alla mente umana, non come suo sostituto.