La crew di hacktivisti Anonymous avrebbe recentemente scagliato un attacco telematico contro la rete che gestisce i siti Internet ufficiali della Formula 1; il risultato dell’azione di cracking sarebbe stato l’oscuramento di alcuni servizi tra cui anche "F1.com" e "F1-racers.net".
Il Gran Premio del Bahrain sarebbe divenuto già da tempo un obiettivo per il gruppo simboleggiato dalla maschera del bombarolo inglese Guy Fawkes, il governo del paese arabo sarebbe infatti accusato di tenere in vita un regime all’insegna dell’oppressione e della censura.
Rivendicando l’attacco, i portavoce di Anonymous avrebbero puntato il dito contro un’organizzazione, quella che fa capo alla F1, che permettendo lo svolgimento di un GP in Bahrain finanzierebbe uno stato che non esita ad utilizzare la brutalità per il controllo dei propri cittadini.
La crew avrebbe poi menzionato Abdulhadi Alkhawaja, nome poco noto di un attivista arabo che, pur non essendo colpevole di alcun crimine, subirebbe attualmente la persecuzione del regime di Manama per aver richiesto maggiori libertà per il proprio popolo.