Il gruppo di hacktivisti Anonymous avrebbe attaccato il sito Internet del Vaticano (Vatican.va) rendendolo irraggiungibile; l’idea è che l’incursione sia stata effettuata utilizzando il più classico dei DDoS (Distributed Denial of Service) per tempestare il server di richieste.
L’attacco sarebbe stato rivendicato e motivato, in un comunicato si legge infatti che "Anonymous ha deciso di porre sotto assedio il vostro sito in risposta alle dottrine, alle liturgie ed ai precetti assurdi ed anacronistici che la vostra organizzazione a scopo di lucro (chiesa apostolica romana) propaga e diffonde nel mondo intero".
Nella stessa rivendicazione il Vaticano viene inoltre accusato di aver bruciato testi di immenso valore storico e letterario, di aver giustiziato in modo barbaro i più accaniti detrattori e critici del clero nel corso dei secoli e di aver negato teorie universalmente valide o plausibili per oscurantismo.
Anonymous avrebbe poi voluto precisare che l’attacco non è stato condotto contro la religione cristiana o contro i fedeli, esso andrebbe invece interpretato come un attacco all’istituzione vaticana; dallo Stato Pontificio non sarebbero pervenuti commenti su quanto accaduto.