Dopo gli arresti condotti nelle scorse ore dagli uomini delle forze dell’ordine nel quadro dell’operazione "Tango down", i ragazzi di Anonymous avrebbero deciso di inviare un proprio segno di solidarietà ai "compagni" finiti in carcere sferrando un attacco contro il sito del Tribunale di Roma.
L’annuncio dell’incursione sarebbe stato anticipato e ufficializzato attraverso la pagina ufficiale su Facebook della crew simboleggiata dalla maschera di Guy Fawkes, attraverso il messaggio il gruppo di hacktivisti avrebbe voluto far sapere di essere ancora vivo e attivo.
Le indagini condotte dal CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) avrebbero portato nel complesso a quattro arresti, una detenzione domiciliare e a perquisizioni in diverse città italiane tra cui Roma, Bologna, Venezia, Lecce, Torino e Ancona.
Ai componenti di Anonymous ancora operativi in Italia non sarebbe andata giù, in particolare, l’accusa, diffusasi nelle ore successive agli arresti, che gli affiliati coinvolti operassero come consulenti per la risoluzione dei problemi causati dagli attacchi condotti. Nello spirito della crew, infatti, lo scopo lucro non avrebbe mai svolto alcun ruolo nel determinare o meno le azioni del gruppo.