Alcuni giorni fa è stata confermata l’indiscrezione secondo cui Amazon avrebbe licenziato ben 10 mila collaboratori, una percentuale non elevata dei lavoratori oggi impiegati dall’azienda (circa 1.5 milioni in tutto il mondo) ma comunque una quantità notevole. Quali sono state le divisioni del gruppo maggiormente colpite dal taglio del personale?
A ricevere le lettere di licenziamento sarebbero stati in particolare coloro che appartenevano al team Devices & Services, sostanzialmente quelli che si occupano dello sviluppo dell’hardware e dei servizi ad esso connessi. La compagnia sarebbe intervenuta in questo modo soprattutto a causa dei numeri non esattamente entusiasmanti prodotti da Alexa.
Secondo le stime effettuate da alcuni analisti, la creatura di Jeff Bezos si starebbe confrontando con le scarse opportunità di monetizzazione offerte dall’assistente virtuale. Si calcola infatti che tra Alexa, Amazon Prime Video e Echo la società abbia lasciato sul campo ben 3 miliardi di dollari soltanto nel corso del primo trimestre del 2022.
Se tale andamento dovesse essersi conservato per tutto l’anno corrente le perdite complessive potrebbero andare oltre i 10 miliardi entro la fine del 2022, questo perché sviluppare un assistente virtuale basato su un’intelligenza artificiale avanzata richiede investimenti molto ingenti con ritorni economici non sempre garantiti o sufficienti.
Alexa include oggi diverse funzionalità che almeno in teoria dovrebbero permettere ad Amazon di monetizzare, come per esempio la possibilità di effettuare acquisti con il supporto dei comandi vocali, in realtà però la maggior parte degli utenti lo utilizzerebbe soltanto per richiedere semplici informazioni come per esempio quelle riguardanti il meteo.