Dopo Microsoft che ha deciso di rinunciare a circa il 5% della sua forza lavoro, anche un’altra Big Company come Alphabet (il conglometato finanziario di cui fa parte Google) avrebbe programmato di licenziare migliaia di dipendenti con lo scopo di ottimizzare i costi e contenere il calo di crescita verificatosi dopo il periodo caratterizzato dall’emergenza pandemica.
Nel complesso i dipendenti che dovrebbero perdere il loro posto di lavoro presso Mountain View sarebbero circa 12 mila per un totale del 6% di tutti gli attuali occupati a livello mondiale. Il gruppo capitano da Sundar Pichai avrebbe già provveduto a preavvisare via e-mail i dipendenti statunitensi che non faranno più parte dell’organigramma.
A questi ultimi verrà accordata la retribuzione per i 2 mesi coperti dal preavviso più altre 16 settimane di stipendio e altre 2 settimane per ciascun anno in cui hanno lavorato per Alphabet. Saranno poi pagate tutte le ferie non retribuite così come i bonus maturati lo scorso anno. Previsti anche 6 mesi di copertura sanitaria e iniziative per il reinserimento al lavoro.
Diversi impiegati di Google sono stranieri ma residenti nel territorio USA grazie ad un visto legato al lavoro, per questo motivo l’azienda fornirà anche la necessaria assistenza legale e burocratica a chi potrebbe incontrare delle difficoltà con le attuali normative sull’immigrazione. Per il resto il board ha espresso il proprio dispiacere per la decisione presa.
Come sottolineato dal CEO di Alphabet, nel corso degli ultimi anni il contesto economico non è solo profondamente cambiato ma è mutato più volte e in modo molto repentino. Per tale motivo in questo momento la compagnia si troverebbe a dover gestire esigenze diverse da quelle che appena poco tempo fa hanno determinato una spinta alle assunzioni.