Dopo le ormai formalizzate dimissioni di Alessandra Poggiani dalla direzione dell’AgID (Agenzia italiana per il Digitale), cominciano a trapelare i nomi dei candidati alla carica lasciata scoperta; al dicastero della Funzione Pubblica sarebbero stati proposti fino ad ora 189 nominativi, tra di essi 125 avrebbero autorizzato la pubblicazione della loro candidatura.
Molte le personalità note, tra di esse è possibile citare quelle di Vittorio Bertola, unico tra i nostri connazionali che abbia lavorato per l’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) e di Paolino Madotto, direttore del Cefirst (Centro Formazione Innovazione Ricerca Sociale e Tecnologica) presso l’università di Roma Tor Vergata.
Da citare anche Massimo Melica, avvocato cassazionista esperto di diritto applicato alle nuove tecnologie ed ex docente universitario in Informatica Giuridica, Nello Iacono, dal comitato direttivo degli Stati Generali dell’innovazione e Stefano Stegani, amministratore di Airgrid Network e WiSeNet Technologies.
Secondo quanto dichiarato dal ministro Marianna Madia, il nuovo responsabile dell’AgID dovrà proseguire il lavoro fatto dall’ex direttrice occupandosi in particolare di tre tematiche: il nuovo sistema per la fatturazione elettronica, la costituzione di un’anagrafe unica e l’identità digitale dei cittadini italiani; tutte questioni ancora irrisolte.
Intanto, cominciano a circolare i primi interrogativi riguardanti quelli che saranno i criteri per la selezione del dirigente; di queste perplessità si sono fatti carico i componenti degli Stati Generali della Memoria Digitale richiedendo il livello più alto possibile di trasparenza; nel contempo ci sarebbe anche chi minaccia un esposto alla Corte dei Conti per verificare le spese sostenute fino ad oggi dall’Agenzia.