Nelle scorse ore AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha presentato i risultati relativi all’ultima edizione del suo studio dedicato al rapporto tra Italiani e nuove tecnologie, un’instantanea scattata dall’Osservatorio sulle Comunicazioni che ritrae un Paese in cui la navigazione tramite dispositivi mobile di diffonde sempre più rapidamente a scapito delle modalità più tradizionali.
I dati raccolti sono aggiornati a giugno 2018, mese durante il quale sarebbe stato registrato un calo di accessi alla rete fissa calcolabile intorno alle 100 mila unità rispetto al primo trimestre dell’anno in corso. Se nel 2014 ben il 95% dei nostri connazionali si affidava a questo tipo di configurazione, ora la percentuale si attesterebbe a non più di 65 punti.
In grandissimo aumento sarebbero poi le connessioni in fibra ottica, tanto che sempre rispetto al 2014 si conterebbero circa 400 mila utenze FTTH (Fiber-to-the-home) in più, a cui aggiungere 650 mila nuove sottoscrizioni per collegamenti tramite FWA (Fixed Wireless Access) e ben 5 milioni di nuovi utenti FTTC (Fiber-to-the-cabinet).
Buone notizie anche per quanto riguarda la velocità di navigazione: ad oggi soltanto il 28% degli Italiani connessi alla Rete usufruirebbero di meno di 10 Mbps, mentre nel 38% dei casi si arriverebbe ad una media pari a 38 Mbps. Contestualmente ben 54 milioni di SIM produrrebbero ora una media di traffico pro capite pari a 3.63 GB mensili.
Google e Facebook rimarrebbero ancora una volta le piattaforme più visitate (rispettivamente dal 95% e dall’80% degli intervistati), ma si starebbero facendo rapidamente strada realtà alternative come il social network Instagram, oggi frequentata da almeno la metà degli utenti residenti nella Penisola.