Antonio Nicita, Commissario dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), è recentemente intervenuto per chiarire quello che a suo parere dovrebbe essere il futuro dell’organizzazione oggi sotto la sua direzione. Nello specifico tra in suoi auspici vi sarebbe una fusione con il Garante della Privacy per la creazione di una singola Authority.
Secondo Nicita un’agenzia così strutturata potrebbe disporre di un maggior potere contrattuale e avrebbe la possibilità di esercitare una moral suasion più efficace nei confronti delle grandi piattaforme che agiscono a livello internazionale. Ciò anche in considerazione del fatto che AGCOM e Garante Privacy si trovano spesso a combattere battaglie comuni.
A tal proposito il Commissario ha voluto ricordare che oggi come oggi è sempre più palese la tendenza che vede il dato trasformarsi in un "prodotto" dotato di valore economico a livello commerciale. Ciò renderebbe spesso le mission delle due agenzie perfettamente sovrapponibili, motivo per il quale una loro fusione potrebbe rivelarsi indispensabile per la tutela dell’utenza.
Unire le due realtà rappresenterebbe inoltre una soluzione ideale per risolvere tutte le problematiche dovute alle difficoltà di coordinamento. In sostanza, esclusi i casi inerenti le attività di Antitrust per la tutela della concorrenza e del libero mercato, tutti gli altri ambiti di intervento di AGCOM e Garante Privacy si presterebbero a sovrapposizioni teoricamente evitabili.
Sempre a parere di Nicita, la fusione ipotizzata potrebbe (e dovrebbe) avvenire sin da subito. Fatto questo il Parlamento avrebbe tutto il tempo per effettuare con gradualità gli adeguamenti legislativi che prevedibilmente si riveleranno necessari. La digitalizzazione delle procedure dovrebbe poi garantire un processo di unificazione dei compiti quanto più indolore possibile.