AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha deciso di lanciare un nuovo sistema di classificazione che consentirà agli utenti di destreggiarsi più facilmente tra le tante proposte di connettività. Si tratta in sostanza di una tassonomia basata sull’apposizione di particolari bollini differenziati in base alla topologia di offerta.
A tale sistema si dovranno adeguare tutti i provider evitando qualsiasi possibile ambiguità, nel caso specifico della fibra ottica si potrà utilizzare la parola "fibra" esclusivamente nei casi in cui sia disponibile una rete di tipo FTTB o FTTH, cioè solamente quando la fibra stessa è in grado di raggiungere un edificio o un’abitazione.
Se invece l’infrastruttura di riferimento è di tipo FTTC, cioè la fibra è stata sviluppata soltanto fino al cabinet e non arriva fisicamente alla residenza dell’utente, si potrà utilizzare il termine "fibra" soltanto precisando tale limite. In tutti gli altri casi esso dovrà essere escluso dalle comunicazioni aziendali, ivi compresi gli annunci pubblicitari.
Il panorama delle offerte verrà poi reso più chiaro grazie all’impiego di alcuni codici identificativi, motivo per il quale avremo "F" per le infrastrutture completamente in figra, "FR" per la fibra ottica distribuita attraverso nodi intermedi e "R", iniziale di "radio" e "rame", per le connessioni prive di supporto ultrabroadband.
Ma non basta, per combattere gli aspetti più ingannevoli delle promozioni legate alla connettività gli utenti dovranno essere attrezzati di strumenti con i quali poter testare l’effettiva velocità di navigazione garantita da un servizio, sia in fase di download che di upload, così come dovranno poter accedere ai dati riguardanti le eventuali latenze.