AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha dato vita ad un’istruttoria sul social network TikTok. Questa volta non si tratta di un’iniziativa legata al modo in cui vengono utilizzati i dati raccolti tramite la piattaforma ma ai contenuti postati dagli utenti e in particolare ai video che riprendono comportamenti rischiosi o autolesionistici.
A parere dell’Authority infatti, i responsabili del servizio potrebbero non aver messo in campo tutte le misure adeguate a verificare che gli utilizzatori non postino condivisioni legate in qualche modo a pratiche condannabili. Come per esempio la promozione di un’alimentazione scorretta, l’istigazione al suicidio e le lesioni personali autoinflitte.
A questo proposito verrebbe citato il caso della cosiddetta "cicatrice francese", una challenge i cui partecipanti devono pizzicarsi gli zigomi fino a creare un effetto simile a quello di una cicatrice sul proprio volto. A preoccupare l’Authority sarebbe stato soprattutto il fatto che questo fenomeno è divenuto rapidamente un trend su TikTok, creando emulazione.
L’AI di Tiktok diffonde i video più cliccati senza valutarne in modo efficiente i contenuti.
La "cicatrice francese" avrebbe coinvolto in particolare adolescenti e utenti molto giovani, secondo AGCM tale risultato sarebbe dovuto anche al funzionamento dell’Intelligenza Artificiale che governa il social di ByteDance. L’algoritmo infatti tenderebbe ad incentivare i comportamenti più diffusi, senza un controllo efficace sui potenziali rischi.
L’iniziativa del Garante arriva dopo altre decisioni a livello istituzionale che hanno riguardanto TikTok. Nel corso delle ultime settimane infatti, diversi governi tra cui quello belga e quello britannico hanno deciso di vietarne l’uso sui dispositivi dei propri dipendenti, dello stesso parere la Commissione Europea i cui collaboratori devono rispettare ora il medesimo divieto.