Nelle scorse ore AgID (Agenzia per l’Italia digitale) ha presentato i risultati relativi alla sua ultima rilevazione sull’utilizzo della PEC (Posta Elettronica Certificata) nel nostro Paese. Ad oggi le caselle attive in Italia sarebbero oltre 13 milioni (per la precisione 13.308.289 al momento della chiusura del report) con un incremento del 14% anno su anno.
Nel corso dell’ultimo bimestre sottoposto ad analisi la PEC, che funge anche da domicilio digitale, avrebbe permesso di inviare quasi 434 milioni di messaggi con una crescita del 13% portando la quota annuale a 2 miliardi e 260 milioni. Sostanzialmente nella Penisola verrebbero spedite ogni giorno 6.2 milioni di email tramite la PEC.
Il progetto di estendere la PEC in Europa
Nel futuro della posta certificata vi sarebbe anche un’estensione del progetto a livello europeo, se ciò dovesse avvenire questo strumento potrà essere utilizzato per interagire con qualsiasi soggetto istituzionale nell’ambito dell’Unione con effetti benefici per lo snellimento della burocrazia, le attività economiche e l’esercizio dei diritti di cittadinanza.
L’ampliamento del bacino di riferimento per la PEC dovrebbe arrivare anche grazie alla recente proposta di revisione del regolamento eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature) che, in futuro, dovrebbe definire le specifiche per lo standard REM introducendo una modalità di recapito qualificato valida per tutti gli stati membri.
Per quanto possa sembrare tantissimo tempo, la PEC è stata introdotta nella Penisola ben 16 anni fa in seguito ad un’iniziativa del ministro Brunetta. Oggi le sue specifiche tecniche sono cambiate ma la finalità rimane la stessa: introdurre un sistema che ufficializzasse le comunicazioni tra cittadini e PA sostituendo la raccomandata con ricevuta di ritorno.