Molte persone si buttano in Rete attratti dalla possibilità di crearsi un lavoro o, comunque, nuove opportunità di guadagno. Internet è terreno fertile per le buone idee ed anche le realtà più piccole e meno strutturate possono sperare di ritagliarsi il giusto spazio. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su uno degli aspetti più sottovalutati del business online, cioè l’effettiva possibilità di monetizzazione delle buone idee.
In altre parole cercheremo di capire in che modo sia effettivamente possibile guadagnare con un sito web e, di conseguenza, come trasformare un progetto on-line in una fonte di reddito. Prima di entrare nel merito, tuttavia, si rendono opportune alcune precisazioni.
Fare traffico non è sufficiente (per assicurarsi un guadagno)
Negli ultimi anni la crescita dell’editoria digitale e dei servizi digitali è stata esponenziale: ogni giorno nascono nuovi siti web, blog e servizi on-line che si prefiggono l’obiettivo di attrarre traffico sulle proprie pagine al fine di guadagnarsi "un posto al sole" nel panorama di Internet. Certo, imporsi in un mercato super competitivo come quello della Rete è sempre più difficile, ed anche una volta riusciti nell’intento di sviluppare una buona dose di traffico dati si pone, immediatamente, il problema successivo: quello della sostenibilità economoca del progetto.
Eh già… perchè se è vero che ogni giorno nascono siti web con l’obiettivo della popolarità è altrettanto vero che, con la stessa velocità, altrettanti siti web chiudono a causa delle difficoltà ad ottenere una adeguata monetizzazione del traffico. Solitamente, infatti, chi sviluppa professionalmente progetti on-line non lo fa per semplice voglia di condivisione (non che la passione non sia importante, per carità!) ma per il raggiungimento di obiettivi economici più o meno grandi: sono sempre di più le persone che cercano in Rete il modo per crearsi un lavoro e trarre una fonte di sostentamento, così come i professionisti o le aziende che pianificano investimenti per il raggiungimento di traguardi on-line ben più ambiziosi.
Da ciò risulta evidente che, in mancanza di una adeguata capacità di generare reddito anche il migliore e più innovativo dei progetti on-line correrà il rischio di chiudrere i battenti: le persone che lavorano ad un progetto e le infrastrutture necessarie per metterlo on-line hanno, necessariamente, un costo che, prima o poi, deve essere compensato da delle entrate.
Cosa significa monetizzare un sito web?
Quando parliamo di monetizzazione facciamo riferimento alla capacità di un sito web di generare un guadagno, cioè di trasformare il traffico in moneta.
Un sito web che genera traffico e attrae l’interesse delle persone, infatti, non necessariamente è in grado di generare un reddito e questo è il grosso problema di moltissime attività nate in Rete, alcune anche molto popolari.
Se il primo step, quindi, è catturare l’attenzione delle persone il secondo sarà, necessariamente, quello di trasformare questo interesse in un entrata economica.
Perchè è così importante monetizzare il traffico?
Gestire un progetto on-line ha un costo, sempre. Che lo si quantifichi in tempo o in danaro poco cambia, il costo c’è.
Creare un sito web in grado di generare traffico richiede impegno e tanto, tanto tempo da parte del suo ideatore/gestore. Tempo per lo studio e lo sviluppo del progetto e tempo per il suo aggiornamento e manutenzione.
Se l’ideatore del sito web non è un esperto di web-publishing, inoltre, sarà necessario appoggiarsi a professionalità esterne (webmaster, web-designer, sistemisti, ecc.) e sopportarne il relativo costo. Non solo: se il sito web svilupperà traffico anche il costo dell’hosting potrebbe non essere irrilevante (una VPS o un server dedicato hanno costi ben superiori a quelli di un hosting low-cost).
Per non parlare poi degli eventuali costi promozionali (strategie SEO, social media marketing, campagne PPC, ecc.)… insomma: creare un sito web di successo ha un costo e questo costo richiederà sempre di essere ripagato.
Per questo motivo tutti i progetti web, prima o poi, dovranno affrontare il problema di come monetizzare il proprio traffico perchè nessuno può permettersi di lavorare in perdita per sempre.
Cogliere le peculiarità del sito web per identificare il miglior strumento di monetizzazione
Da queste premesse dovrebbe risultare evidente come guadagnare con il sito web sia un’esigenza ineludibile per chiunque, anche per le realtà più piccole. Ma come è possibile trasformare una bella idea in un lavoro? In che modo un sito web può generare dei guadagnai per il suo gestore?
I modi sono molteplici, ovviamente, e variano da sito a sito. Ci sono tipologie di siti web che possono basare il proprio business sulla pubblicità, altre che possono pensare di vendere prodotti o servizi in abbonamento. Dipende. Esistono diversi modi per trasformare un semplice sito web in una fonte di reddito, il tutto sta nel coglierne le caratteristiche e sfruttarne le potenzialità.
Volendo riassumere è possibile stilare un elenco delle diverse modalità di guadagno che possono essere sfruttate per generare reddito attraverso un sito web:
- Vendere contenuti o servizi in abbonamento
- Pubblicare banner o altri tipi di annunci pubblicitari
- Partecipare a programmi di affiliazione
- Scrivere e pubblicare articoli sponsorizzati
- Integrare un E-commerce per la vendita di prodotti o servizi
- Organizzare corsi o eventi
- Offrire consulenze
Non è possibile dire quale sia la migliore di queste modalità, semplicemente perchè non è possibile fare valutazioni in assoluto. Un sito di nicchia che sviluppa poco traffico, ad esempio, difficilmente potrà essere monetizzato in modo adeguato sfruttando i banner pubblicitari di circuiti come Google AdSense, viceversa potrebbe essere un ottimo strumento per vendere prodotti o servizi attinenti a quel particolare settore. Insomma, non esiste una ricetta valida per tutti, ogni sito web deve essere "capito" e sfruttato per quelle che sono le sue peculiarità nonché gli interessi e le attitudini della sua target audience.
Guadagnare vendendo contenuti e/o servizi in abbonamento
Se i contenuti e/o i servizi erogati tramite le nostre pagine web sono altamente appetibili e difficilmente reperibili altrove, possiamo valutare di introdurre dei pay wall cioè delle barriere che precludano l’accesso ai soli utenti paganti.
Una strategia di monetizzazione di questo tipo non è di semplice attuazione: gli utenti cercheranno sempre una via gratuita, quindi il rischio è quello di perdere traffico a vantaggio di un concorrente che, magari, offre contenuti o servizi analoghi in modo free. Prima di intraprendere questo tipo di percorso, quindi, è bene porsi delle domande:
- l’utente tipo del sito sarebbe disposto a pagare per accedere ai contenuti e/o servizi?
- sono realmente "unici" i contenuti e/o i servizi offerti dal sito oppure gli utenti potrebbero trovarne di analoghi altrove?
Se siamo in grado di rispondere in modo affermativo ad entrambe le domande possiamo valutare una strategia di accesso limitato ai soli utenti paganti, in caso contrario i rischio è solo quello di generare una fuga di traffico a vantaggio dei nostri competitor.
Una soluzione per arginare possibili emorragie di traffico potrebbe essere quella di optare per soluzioni ibride:
- Offrire contenuti premium in aggiunta a quelli gratuiti: in questo modo il traffico continuerebbe a giungere sul sito attratto dai contenuti gratuiti e gli utenti più esigenti avrebbero comunque la possibilità di acquistare quelli premium se ritenuti meritevoli. Rientra in questo tipo di strategia l’idea di realizzare e venedere e-book: in pratica si potrebbe pensare di proporre gratuitamente una serie di contenuti attraverso il sito web e, contestualmente, offrire agli utenti la possibilità di acquistare uno o più e-book con approfondimenti interessanti non disponibili gratuitamente.
- Limitare l’accesso a "N" contenuti: si potrebbe continuare ad offrire un accesso gratuito ma limitato, ad esempio, a "N" letture o utilizzi; in questo modo gli utenti meno propensi alla spesa potrebbero comunque essere incentivati a non abbandonare il sito fruendo, quanto meno, della quota gratuita e ciò potrebbe servire per l’acquisizione di nuovo traffico da cui trarre futuri potenziali acquirenti.
Guadagnare con la pubblicità on-line
Monetizzare il traffico di un sito web mediante l’inserimento di annunci pubblicitari è, probabilmente, la forma di guadagno più ambita dai gestori di siti web e blog. L’idea è semplice (apparentemente): si offrono contentuti e/o servizi in modo gratuito confidando nella pubblicità quale fonte di remunerazione esclusiva.
Se da un punto di vista teorico il ragionamento non fa una grinza, dal punto di vista pratico le cose potrebbero risultare molto più complesse del previsto: pensare di guadagnare col proprio sito mediante la pubblicazione di banner o altre forme di annunci pubblicitari non è certamente impossibile, ma sicuramente piuttosto difficile, quantomeno se ci si aspetta di produrre cifre paragonabili ad uno stipendio o più.
Se volete inserire banner pubblicitari sul vostro sito web, la cosa più semplice da fare consiste, certamente, nell’adesione a circuiti pubblicitari come quello di Google AdSense. Così facendo potrete inserire, senza troppo sforzo, banner pubblicitari all’interno delle vostre pagine web ed ottenere una remunerazione proporzionale ai risultati di traffico raggiunti.
Iscrivere il proprio sito a Google AdSense
La soluzione più semplice ed immediata per iniziare a guadagnare pubblicando banner pubblicitari sul proprio sito web consiste, certamente, nell’iscrizione al programma Google AdSense. In pratica, per chi non lo sapesse, AdSense è un programma ufficiale di Google che offre la possibilità, a tutti i siti web, di iscriversi e pubblicare banner sul proprio sito ottenendo una remunerazione proporzionale ai risultati (impressions e click).
In pratica, aderendo ad AdSense, l’editore non dovrà fare nulla se non pubblicare dei codici Javascript all’interno delle pagine del proprio sito web. Così facendo inizieranno a comparire banner pubblicitari e l’editore potrà monitorare i guadagni in tempo reale attraverso gli strumenti fornirti da Google.
I vantaggi offerti dall’adesione ad AdSense sono molteplici:
- nessuno sforzo richiesto per trovare inserzionisti;
- nessun costo per integrare strumenti tecnici per l’erogazione e la misurazione dei risultati delle campagne pubblicitarie;
- pagamenti garantiti e puntuali.
L’iscrizione al programma è molto semplice. Per prima cosa andate a questa pagina e cliccate sul pulsante "Registrati Ora".
Vi verrà chiesto di compilare un semplice modulo specificando l’indirizzo del vostro sito web ed un valido indirizzo email (oltre a selezionare le preferenze in merito alla ricezione o meno della newsletter di AdSense). Compilato il modulo premate sul pulsante "Salva e continua".
Nella schermata successiva vi verrà chiesto di selezionare il paese (nel nostro caso selezioneremo "Italia") e di confermare l’accettazione del contratto apponendo la spunta accanto all’opzione "Sì, ho letto e accetto il contratto". Fatto questo cliccate sul pulsante "Crea account".
Siamo a buon punto della procedura d’iscrizione, ma c’è ancora qualche passaggio da fare. Nella schermata "Indirizzo per i pagamenti" vi verrà richiesto di inserire alcuni dati essenziali per l’erogazione dei pagamenti a vostro favore, nello specifico dovrete inserire il tipo di conto (selezionando Privato o Azienda a seconda che si possieda o meno una Partita IVA), nome (il vostro nome oppure la denominazione della vostra attività), indirizzo, codice postale, città e provincia. Compilato questo modulo proseguite cliccando sull’aposito pulsante.
Allo step successivo vi verrà richiesto di confermare la vostra identità indicando il vostro numero di telefono e selezionando una delle opzioni di verifica tra quelle disponibili, cioè messaggio di testo (SMS) e chiamata vocale. Selezionando la prima voce riceverete un SMS con un codice di verifica, nel secondo caso una telefonata con una voce meccanica che vi comunicherà il medesimo codice. Una volta in possesso del codice di verifica non dovrete far altro che inserirlo nell’apposito spazio e completare la registrazione.
Oltre ai passaggi descritti vi verrà chiesto di verificare il sito in AdSense. Per farlo sarà sufficiente copiare il codice HTML presente all’interno della console di Google ed incollarlo nel vostro sito web (tra i tag <head> e </head>). Nella pagina in cui vi viene fornito il codice di verifica lasciate selezionata la casella "Pubblica gli annunci non appena viene attivato l’account" e cliccate sul pulsante "Fine".
A questo punto non resta che attendere qualche giorno la verifica da parte di Google: in pratica lo staff di AdSense dovrà verificare la conformità del vostro sito ad ospitare o meno annunci pubblicitari. Una volta accettato, il sito potrà iniziare a guadagnare pubblicando banner.
Una volta ricevuta la buona notizia dell’accettazione da parte di Google (incrociamo le dita, ovviamente) dovrete premurarvi di pubblicare sul vostro sito i codici Javascript per l’esposizione dei banner. Per farlo, sempre dalla console di AdSense, selezionate la voce "Annunci" presente nella barra a sinistra, cliccate su "Unità pubblicitarie" e poi su "Nuova unità pubblicitaria".
Alla schermata successiva selezionate il primo box corrispondente a "Annunci di testo e display" e cliccate su "Seleziona".
Nella schermata successiva vi verrà chiesto di assegnare un nome alla nuova unità pubblicitaria e di definirne le dimensioni scegliendo tra dimensione adattabile (il banner assume automaticamente le dimensioni migliori in base alla risoluzione in uso) e dimensioni fisse (ci sono banner verticali, orizzontali, ecc.).
Oltre a ciò, sempre nella stessa schermata, vi verrà chiesto di selezionare il "Tipo di annuncio" (il mio consiglio è di lasciare "Annunci di testo e display"), di definire lo stile grafico (scegliendo tra stili predefiniti o creandone uno personale), di associare l’unità ad un "Canale personalizzato" e, infine, di stabilire in che modo riempire lo spazio qualora non ci siano annunci pubblicitari da mostrare.
Una volta completato il modulo cliccate su "Salva e ottieni il codice". Il sistema produrrà un codice Javascript che dovrete inserire all’interno del codice sorgente del vostro sito, nel punto in cui desiderate compaiano i banner (se utilizzate WordPress ci sono dei plugin ad hoc).
Da questo momento, se tutto è andato per il verso giusto, dovreste notare che sul vostro sito stanno comparendo dei banner (potrebbero volerci alcuni minuti prima di vederli, in realtà).
Per monitorare i guadagni generati non dovrete fare altro che accedere periodicamente al vostro account AdSense dove vi verranno forniti tutti gli strumenti necessari per monitorare l’andamento dei guadagni maturati attravero il vostro sito web.
In merito ai pagamenti: Goggle effettua i pagamenti il giorno 21 di ogni mese e la soglia minima di pagamento è fissata in 70 Euro: questo vuol dire che se nell’arco del mese il vostro sito non raggiunge quella soglia il guadagno maturato verrà spostato al mese successivo e vi verrà pagato non appena verrà raggiunta la soglia minima.
Altri strumenti per guadagnare con i banner e la pubblicità
Sfruttare il circuito di casa Google, ovviamente, non è l’unica srada per chi vuole guadagnare col sito inserendo banner e annunci pubblicitari. Per un approfondimento sull’argomento suggerisco la lettura di questo articolo dedicato alla monetizzazione del traffico web attraverso l’online-advertising.
Guadagnare coi programmi di affiliazione
Rientra tra i meccanismi pubblicitari l’idea di partecipare a uno o più programmi di affiliazione. Il funzionamento di questa strategia è semplice: il gestore del sito web (affiliato) si iscrive ad appositi programmi, disponibili in Rete, in cui un soggetto proponente (affiliante) propone un compenso variabile a fronte della vendita di prodotti o servizi o altre attività come, ad esempio, l’iscrizione a servizi, la compilazione di moduli, ecc.
Iscrivendosi ad un programma di affiliazione si ha la possibilità di pubblicare sul proprio sito "speciali link" (tracking) che consentono all’affiliante di far risalire eventuali vendite al traffico generato da uno specifico affiliato e, contestualmente, riconoscere a quest’ultimo una commissione.
I programmi di affiliazione disponibili in Rete sono tantissimi, c’è ne per tutti i gusti ed in ogni settore merceologico. Il suggerimento non è certo quello di iscriversi ad ogni programma ma di selezionare quelli più adatti al proprio target di utenza ed ai propri contenuti. Un sito di cucina, ad esempio, potrebbe iscriversi al programma di affiliazione di un’azienda che produce olio extra vergine d’oliva per proporlo ai propri utenti quale ingrediente "indispensabile" per realizzare le migliori ricette, viceversa avrebbe poco senso, per lo stesso sito, iscriversi al programma di affiliazione di un’azienda di articoli di idraulica in quanto decisamente poco affini con un target di aspiranti cuochi e massaie.
Il segreto del successo del marketing di affiliazione è proprio in questo esempio: proporre i prodotti/servizi dell’affiliante in modo naturale e all’interno di un contesto affine per tipologia di contenuto e target.
Guadagnare con gli articoli sponsorizzati
Anche questa modalità di monetizzazione rientra tra le forme pubblicitarie. L’idea, in pratica, consiste nello scrivere e pubblicare, all’interno del sito, dei contenuti editoriali (un articolo, un video, ecc.) per conto di un inserzionista disposto a pagare per avere questo tipo di servizio.
Tornando all’esempio del sito di cucina, un’azienda di prodotti alimentari potrebbe essere disposta a pagare per avere un articolo in cui si descrivano le proprietà e le caratteristiche di un suo prodotto. Così facendo il vantaggio è duplice: il sito si arricchisce di un contenuto interessante e, al contempo, si viene pagati per averlo scritto e pubblicato.
Anche in questo caso, così come per i programmi di affiliazione, è determinante che ci sia una forte affinità di target e contenuti tra il nostro sito ed i prodotti/servizi dell’inserzionista.
Guadagnare vendendo prodotti o servizi
Affiancare un e-commerce al nostro sito web è sicuramente una strategia di monetizzazione efficace se il nostro "traffico di utenti" si presta ad essere convertito in "traffico di acquirenti". E’ bene precisare che non tutti i siti web hanno la possibilità di orientare i propri utenti verso l’acquisto, dipende ancora una volta dai contenuti del sito e dal suo target di utenza.
Facciamo un esempio: supponiamo abbiate creato un bellissimo sito dedicato al ricamo e scritto centinaia di tutorial su come realizzare pizzi e merletti. Ora, difficilmente questo sito sarà in grado di sviluppare milioni di accessi giornalieri, ma supponiamo di potervi affiancare un negozio on-line nel quale gli utenti possano acquistare filati, modelli o kit per il punto croce… in questo caso anche poche centinaia di utenti giornalieri potrebbero fare la differenza!
Solitamente più il target è specifico e di "nicchia" maggiori sono le possibilità che un e-commerce possa avere successo (a condizione, ovviamente, che si abbia qualcosa da vendere).
Guadagnare organizzando corsi o eventi
Se il nostro sito è autorevole e propone contenuti specialistici dedicati ad un target specifico, una possibile strada di monetizzazione consiste nell’organizzare corsi di formazione, seminari ed eventi a pagamento.
Questo tipo di strategia è estremamente efficace per i siti che presidiano i "settori del sapere" e del "saper fare". Siti che offrono guide tecniche, tutorial e articoli specialistici sono i candidati ideali per mettere in pratica questo tipo di strategia: è pensabile, infatti, che il tipo di pubblico che visita questi siti possa essere interessato ad occasioni di approfondimento e di incontro con esperti del settore e, di conseguenza, possa essere disposto a sostenere i costi di eventuali trasferte, quote di partecipazione e ticket d’ingresso.
Guadagnare offrendo consulenze
Un ulteriore modo di monetizzazione del traffico del nostro sito consiste nell’offrire consulenze a pagamento attinenti ai conteni trattati. Questo tipo di opportunità è percorribile quando il nostro sito è percepito come realmente autorevole e viene visto dagli utenti come una fonte d’informazione preziosa su un determinato argomento o settore.
Un sito che offre contenuti su tematiche legali e commerciali, ad esempio, può essere uno straordinario veicolo per vendere consulenze specialistiche su tematiche attinenti al diritto e alla fiscalità, un sito che tratta di web-marketing può essere lo strumento più efficace per vendere consulenze SEO e così via.
Conclusioni
Le modalità di monetizzazione del traffico di un sito web sono tante e scegliere la più adatta al proprio richiede un’analisi attenta e sincera delle sue caratteristiche e del suo target d’utenza.
In linea di massima possiamo riassumere affermando che:
- la strada dei conteniti a pagamento è percorribile, ad opinione di chi scrive, solo se questi sono davvero unici nel loro genere e, di conseguenza, fortemente appetibili;
- per sfruttare le opportunità offerte dalla pubblicità on-line è necessario avere una certa mole di traffico, in caso contrario i guadagni sono solitamente molto modesti e l’advertising può essere visto come un’entrata supplementare ma non esclusiva;
- se il nostro sito presidia con autorevolezza una certa nicchia di mercato la strada delle affiliazioni può portare a discreti risultati, a condizione di utilizzare i giusti strumenti di contestualizzazione dei prodotti/servizi dell’affiliante all’interno dei contenuti del nostro sito web;
- integrare un e-commerce può essere una buona soluzione ma, oltre alla propensione all’acquisto dei nostri utenti, è bene valutare con attenzione anche i costi implementativi della piattaforma di vendita e valutare gli oneri legali e burocratici che conseguono dalla vendita on-line;
- l’organizzazione di corsi ed eventi, così come la vendita di servizi di consulenza, possono portare a buoni risultati a condizione che il nostro sito sia realmente autorevole e presidi una nicchia di mercato "permeabile" a questo tipo di proposte.
Qualunque sia la strada che deciderete di percorsse il consiglio è sempre lo stesso: perseverare. Impegnandosi realmente e credendo in quallo che si fa i risultati, presto o tardi, arriveranno.