Europol ha diffuso i risultati dei primi sei mesi di attività della Operational Taskforce GRIMM, l’iniziativa europea creata per contrastare la crescita delle reti criminali che offrono “violenza come servizio” (Violence-as-a-Service o semplicemente VaaS). Dal suo lancio nell’aprile 2025, la task force ha già portato all’arresto di 193 individui e al disgregamento di numerosi gruppi organizzati che reclutavano giovani per compiere atti di violenza su commissione.
Cos’è il modello della Violence-as-a-Service
Il modello Violence-as-a-Service consiste nell’esternalizzazione di atti violenti, dall’intimidazione al sequestro, fino all’omicidio, a persone spesso giovani, inesperte e vulnerabili reclutate tramite piattaforme social. Nato inizialmente in Svezia, il fenomeno si è rapidamente esteso a diversi Paesi europei, spingendo Europol a creare un’unità investigativa internazionale con esperti provenienti da diversi Paesi europei.
L’obiettivo della task force è da una parte quello di interrompere i canali di reclutamento online, dall’altra quello di smantellare le infrastrutture che permettono ai gruppi criminali di offrire servizi di “violenza on-demand”. Tra i risultati più importanti si registrano 63 arresti di esecutori materiali, 40 facilitatori e 84 reclutatori. Questo oltre a 6 mandanti di cui 5 identificati come “High Value Targets”.
Più cooperazione contro i network criminali online
Le indagini della Operational Taskforce GRIMM hanno contribuito a risolvere alcuni casi molto complessi di violenza transfrontaliera. Tra questi un tentato omicidio a Tamm in Germania nel maggio 2025, risolto con l’arresto di due sospetti il Olanda, e una sparatoria di Oosterhout (Paesi Bassi) che ha causato tre vittime e portato all’arresto di tre individui in Svezia e Germania.
Ora Europol intende rafforzare la cooperazione con le piattaforme social, e migliorare lo scambio di intelligence tra gli Stati membri, per bloccare le attività di reclutamento e prevenire nuovi episodi di violenza organizzata. Una risposta ancora più coordinata potrebbe ridurre in modo ancora più concreto la capacità operativa delle reti criminali online.

