back to top

Poche aziende italiane usano l’autenticazione a due fattori

Secondo una rilevazione condotta da Minsait in collaborazione con gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, ad oggi soltanto il 13% delle aziende italiane utilizzerebbe l’autenticazione a due fattori per mettere al sicuro i propri account e proteggere la propria identità online. Per contro il 73% di esse utilizzerebbe sistemi basati su un solo fattore di autenticazione.

La 2FA (Two-Factor Authentication) prevede di integrare il primo fattore di autenticazione, ad esempio una password, con un secondo fattore non correlato ad essa. Quest’ultimo può essere ad esempio un codice da digitare tramite lo smartphone o l’utilizzo di un sistema biometrico per il riconoscimento, come per esempio la scansione delle impronte digitali.

Pubblicitร 

Ad essere ancora meno utilizzata dalle imprese italiane sarebbe la cosiddetta autenticazione adattiva. Adottato soltanto dal 2% del campione sottoposto a sondaggio, essa si basa su sistemi in grado di capire quale sia il livello di rischio di un tentativo di autenticazione, proponendo un secondo fattore soltanto nei casi in cui risulta necessario.

Le realtà della Penisola risulterebbero invece più attente nella protezione dei dati. A tal proposito l’82% di esse impiegherebbe applicazioni per la creazione di Backup e l’esecuzione di eventuali ripristini. Più della metà (il 56% del campione) adotterebbe poi soluzioni per la classificazione dei dati aziendali in base allo loro rilevanza per la business continuity.

Meno utilizzati i sistemi per la gestione degli accessi e delle identità, comunque impiegati dal 27% delle imprese, mentre sarebbero sempre più diffuse le piattaforme IAST (Interactive Application Security Testing) e DAST (Dynamic Application Security Testing) che permettono di scovare le vulnerabilità potenzialmente presenti nelle infrastrutture tecniche.

Iscriviti a Google News Per restare sempre aggiornato seguici su Google News! Seguici
Pubblicitร 
Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

Leggi anche...

Italian Brain Rot: il fenomeno virale che fonde AI, nonsense e cultura digitale

Lโ€™Italian Brain Rot รจ un trend virale nato allโ€™inizio...

Giovani britannici in crisi digitale: il 50% vorrebbe un mondo senza Internet

Unโ€™indagine del British Standards Institution rivela un disagio crescente...

Gemma 3n: l’AI di Google funziona anche in locale

Durante la conferenza Google I/O 2025, tra le tante...

Google lancia Flow per il filmaking

Google presenta Flow, nuovo strumento per il filmmaking alimentato...

GPT-5: tutta la AI a portata di mano

Nello scorse ore OpenAI ha anticipato quelle che saranno...

Gemini arriva su Chrome per Windows e macOS

Google porta Gemini e Gemini Live su Chrome per...
Pubblicitร