Secondo l’IEEE Spectrum 2025, con l’affermarsi del vibe conding con l’AI il linguaggio più popolare resta Python, che guida sia la categoria “Spectrum” che quella “Jobs”. Dietro ad esso si confermano Java e C++, mentre la sorpresa negativa riguarda JavaScript, che scivola dal terzo al sesto posto con una notevole variazione nel gruppo dei primi cinque linguaggi.
Perché JavaScript perde terreno
Il calo di JavaScript viene attribuito ad un cambiamento nel modo in cui i programmatori cercano supporto tecnico. Le classifiche dell’IEEE si basano infatti su indicatori pubblici come ricerche su Google, domande su Stack Exchange e attività su GitHub. Con la diffusione degli assistenti basati sugli LLM come ChatGPT, Claude o strumenti specializzati come Cursor e Windsurf, gli sviluppatori si rivolgono sempre meno ai forum pubblici.
Nel 2025, il numero di domande settimanali su Stack Exchange per i principali linguaggi è sceso al 22% rispetto al 2024, segno abbastanza evidente di una migrazione verso l’assistenza tramite AI.
Secondo l’IEEE, l’avanzata dell’AI potrebbe ridurre l’importanza di scegliere un linguaggio specifico: i modelli generativi sono ormai in grado di scrivere codice in più linguaggi, livellando le differenze. Questo fenomeno potrebbe però creare un effetto collaterale. I nuovi linguaggi di programmazione rischiano di non emergere, poiché mancano dei dataset necessari all’addestramento delle AI.
Il nuovo ruolo del programmatore
Si ipotizza così un futuro in cui i programmatori si limiteranno ad ottimizzare i prompt invece di leggere e mantenere codice sorgente. Le lauree in informatica potrebbero quindi acquisire maggiore valore rispetto ai bootcamp grazie all’accento posto sulle basi teoriche e non sulla sola pratica.
L’uso dell’AI apre le porte della programmazione ad un pubblico più ampio ma comporta dei rischi: il codice generato non è sempre pulito e può includere vulnerabilità nascoste. Alcune aziende hanno iniziato così a reintegrare sviluppatori umani per correggere gli errori introdotti dall’automazione e il ruolo del programmatore resta fondamentale anche in un contesto dominato dall’intelligenza artificiale.
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