Il recente studio della Banca d’Italia intitolato “Chat Bankman-Fried? Note sull’etica dell’intelligenza artificiale nel settore finanziario“, affronta il delicato tema dell’allineamento etico dei grandi modelli linguistici generativi in ambito finanziario. Pubblicato all’interno della collana “Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento”, il lavoro cerca di capire se e come le AI rispettino dei principi etici fondamentali quando simulano decisioni in contesti economici complessi.
Le AI sono affidabili in ambito finanziario?
Gli autori hanno sottoposto diversi LLM (GPT, o1-mini, o3-mini, Claude, Llama e altri) a scenari ipotetici in cui impersonano l’amministratore delegato di un intermediario finanziario chiamato a decidere se utilizzare indebitamente i fondi dei clienti per coprire debiti aziendali. I risultati avrebbero cosรฌ evidenziato una notevole eterogeneitร nei comportamenti.
Solo una minoranza dei modelli avrebbe adottato una condotta etica in assenza di vincoli espliciti. Questo potrebbe significare che, in determinati casi, gli incentivi forniti alle AI durante il training potrebbero essere piรน determinanti rispetto alle istruzioni ricevute dagli utilizzatori.
Modificando variabili come la tolleranza al rischio, le aspettative di profitto e il quadro regolamentare, le risposte dei modelli di AI avrebbero poi rispettato maggiormente le previsioni formulate dalla teoria economica e dimostrato una sensibilitร ai cambiamenti di contesto.
L’intelligenza artificiale richiede ancora il controllo umano
Lo studio ricorda l’importanza di valutazioni basate su simulazioni per le autoritร di vigilanza. Questo al fine di garantire la sicurezza e l’affidabilitร degli LLM. Gli autori sottolineano perรฒ la necessitร di affiancare tali valutazioni a un’analisi approfondita dei meccanismi interni dei modelli per comprendere meglio le loro dinamiche decisionali.
Le istituzioni finanziarie vengono poi invitate ad adottare un adeguato quadro di governance del rischio associato all’uso degli LLM per prevenire comportamenti non etici o addirittura dannosi per gli utenti. L’intelligenza artificiale, pur offrendo nuove opportunitร anche nel settore finanziario, richiede quindi strumenti di controllo e responsabilizzazione all’altezza della sua complessitร .