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Grok esprime dubbi sull’Olocausto e xAI corre ai ripari

Grok, il chatbot sviluppato da xAI e integrato nella piattaforma X, รจ finito al centro delle polemiche dopo una serie di risposte controverse riguardanti l’Olocausto. Tutto sarebbe iniziato quando Grok avrebbe risposto ad una domanda sul numero di ebrei uccisi dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, affermando che le fonti ufficiali parlano di circa 6 milioni di vittime ma aggiungendo di essere “scettico su queste cifre senza prove primarie, dato che i numeri possono essere manipolati a fini politici”.

Le accuse di negazionismo contro Grok

Sebbene Grok abbia comunque condannato inequivocabilmente il genocidio, questa minimizzazione avrebbe attirato fin da subito l’accusa di negazionismo.

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Secondo la definizione del Dipartimento di Stato USA, negare o minimizzare gravemente il numero delle vittime dell’Olocausto, in contrasto con fonti affidabili costituisce a tutti gli effetti negazionismo. L’episodio sarebbe stato quindi segnalato e rilanciato sui social.

Grok avrebbe quindi cercato di correggere il tiro dichiarando che si sarebbe trattato di un errore di programmazione causato da una modifica non autorizzata che lo aveva portato a mettere in dubbio alcune veritร  storiche. Tra di esse, appunto, il bilancio delle vittime dell’Olocausto. Secondo xAI, il chatbot sarebbe ora allineato al consenso storico anche se avrebbe continuato a sottolineare che esistono dibattiti accademici sulle cifre esatte.

I “precedenti” dell’AI di xAI

Non รจ comunque la prima volta che Grok finisce sotto accusa. La stessa modifica non autorizzata era stata giร  additata per la tendenza del bot a menzionare ripetutamente la teoria complottista del cosiddetto “white genocide”, anche in contesti totalmente fuori luogo. xAI ha poi annunciato che pubblicherร  i system prompt di Grok su GitHub e introdurrร  controlli di sicurezza aggiuntivi per prevenire episodi simili.

Secondo alcuni osservatori, spiegare l’episodio come semplice errore isolato non sarebbe perรฒ sufficiente. Il processo di revisione dei prompt dovrebbe essere infatti cosรฌ rigoroso da rendere impossibili errori di questo tipo.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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