Google ha annunciato un cambiamento importante nella gestione dei suoi domini locali. Fino ad oggi infatti, per offrire risultati di ricerca piรน pertinenti a livello geografico Big G ha utilizzato i domini di primo livello con codice paese (country code top-level domains o ccTLD), come “google.com.br” per il Brasile o “google.it” per il nostro Paese. D’ora in poi le ricerche faranno invece riferimento al solo “google.com“
La spiegazione di Google sull’abbandono delle estensioni geografiche
Con i progressi raggiunti nell’offrire un’esperienza locale piรน coerente, l’azienda ha deciso che i domini con estensione geografica non sono piรน necessari. A partire dai prossimi mesi, inizierร quindi a reindirizzare tutto il traffico verso “google.com”. Ciรฒ indipendentemente dal dominio locale precedentemente utilizzato.
Tale decisione non arriva comunque inattesa. Giร dal 2017, infatti, Google ha implementato una tecnologia che permette di fornire risultati localizzati a prescindere dal dominio utilizzato dall’utente. Tramite “google.com” o un ccTLD il motore di ricerca era comunque in grado di restituire contenuti rilevanti per la posizione geografica dell’utente.
Un cambiamento atteso
Con questa nuova modifica ciรฒ che cambierร sarร principalmente l’indirizzo visualizzato nella barra del browser. In alcuni casi gli utenti potrebbero dover reimpostare alcune preferenze di ricerca ma Mountain View assicura che il funzionamento del motore non verrร compromesso. La qualitร e la localizzazione dei risultati resteranno invariate. Cosรฌ come il rispetto delle normative nazionali che continuerร ad essere garantito.
L’obbiettivo dell’azienda รจ quello di uniformare l’esperienza utente eliminando frammentazioni legate a domini specifici e rafforzando l’identitร del motore di ricerca. “Google.com” diventerร il punto di riferimento globale per tutti, mentre i vecchi domini locali saranno progressivamente dismessi. Per gli utenti, non cambierร quasi niente a livello di UX.