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Chatbot AI e disturbi alimentari: un legame pericoloso

La sempre maggiore diffusione dei chatbot AI sta creando notevoli preoccupazioni legate al loro impatto sulla salute mentale, in particolare per le fasce di popolazione piรน vulnerabili. Le persone soggette a disturbi alimentari rappresentano inoltre una delle categorie piรน esposte, questo perchรฉ le AI possono fornire suggerimenti o risposte che rinforzano i comportamenti disfunzionali. Una recente ricerca condotta tramite interviste con esperti del settore ha portato allo sviluppo di una nuova categorizzazione dei rischi legati all’interazione fra utenti vulnerabili e modelli generativi.

Come viene classificato il rapporto tra AI e disturbi alimentari

La nuova classificazione comprende sei aree:

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  • indicazioni dietetiche generiche che siano potenzialmente fuorvianti;
  • contenuti legati alla thinspiration e a dinamiche di confronto sociale;
  • supporto a comportamenti disordinati e a strategie di occultamento del proprio disturbo;
  • amplificazione degli stati emotivi piรน negativi;
  • stimoli a favore della iper-focalizzazione sul corpo;
  • rappresentazioni stereotipate o troppo semplificate dei disturbi alimentari.

Alcuni test avrebbero evidenziato che diversi modelli di AI disponibili al pubblico potrebbero manifestare ancora questi pattern nonostante i sistemi di sicurezza giร  implementati. Un’infografica sintetizza la tassonomia con l’obiettivo di rendere le informazioni accessibili anche a chi non ha una formazione tecnica.

Servono nuovi strumenti di difesa per i piรน vulnerabili

Come equilibrare la protezione dei gruppi vulnerabili senza comprometterne l’esperienza d’uso? Come affrontare rischi che richiedono competenze cliniche specifiche?

I risultati della ricerca sottolineano l’esigenza di nuovi strumenti di misurazione per individuare come e quando un modello puรฒ generare dei rischi per gli utenti piรน fragili. Il rapporto raccomanda quindi di sviluppare benchmark appositi e di valutare il grado di esposizione delle applicazioni di AI alle popolazioni vulnerabili.

Dovrebbero essere poi fornite delle avvertenze riguardanti i consigli relativi a dieta ed esercizio ed evitare risposte che possano rafforzare convinzioni distorte e spesso diffuse. Non dovrebbe poi mancare una maggiore disponibilitร  di collegamenti diretti alle reti di supporto.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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