Nei giorni scorsi Apple ha avviato una profonda riorganizzazione del suo management dando vita a numerose speculazioni sul futuro dell’azienda e sulla posizione di Tim Cook. Nonostante il ricambio ai vertici, il CEO oggi sessantaquattrenne sembrerebbe destinato a restare ancora a lungo al timone della terza azienda al mondo per capitalizzazione.
Come cambia il management di Apple
Tra i cambiamenti piรน rilevanti รจ da segnalare sicuramente il prossimo pensionamento di Jeff Williams, storico braccio destro di Cook e Chief Operating Officer, previsto per la fine dell’anno. Al suo posto subentrerร Sabih Khan, oggi vicepresidente della divisione Operations, ma secondo gli analisti mancherebbe ancora un vero “delfino” capace di raccogliere l’ereditร di Cook.
Il ruolo di Chief Financial Officer รจ passato invece dalle mani di Luca Maestri a Kevan Parekh, mentre Dan Riccio, figura chiave nello sviluppo dei prodotti, ha lasciato l’azienda nel 2024.
L’ondata di pensionamenti coinvolge quasi la metร dei venti principali manager Apple, molti dei quali prossimi ai sessant’anni o oltre. Cook, che compirร 65 anni a novembre, non sembra perรฒ intenzionato a farsi da parte, nรฉ esisterebbero ancora dei piani di successione. Il consiglio di amministrazione, composto da figure storiche come Arthur Levinson e Susan Wagner, continua a riporre piena fiducia in lui, anche a fronte di un calo del 16% delle azioni nel 2025.
Sotto la guida di Cook, Apple ha comunque registrato una crescita straordinaria con un +1.500% del titolo dal 2011 e ha saputo diversificare il business del gruppo con un certo successo.
Cupertino ha perso il treno della AI?
Apple รจ accusata di aver perso la leadership nell’innovazione, soprattutto nel settore dell’intelligenza artificiale, dove รจ percepita come in ritardo rispetto a concorrenti come Google e Microsoft. Il lancio della “Apple Intelligence” non ha convinto appieno, mentre la recente perdita di figure chiave nell’AI evidenzierebbe l’esistenza di difficoltร nella gestione interna dalla compagnia.
In ogni caso la transizione non sembrerebbe essere imminente, la figura di Cook resta centrale e il futuro di Apple che, almeno per ora, continua a dipendere dalla sua leadership.

