I sistemi operativi Windows 10 e Windows 11 non sarebbero più scaricabili in Russia dai siti Web della Casa di Redmond, per il momento tale fenomeno non avrebbe ancora una spiegazione ufficiale e non è noto se possa dipendere da una decisione dei responsabili di Microsoft o da un’iniziativa delle autorità locali in risposta ad alcune iniziative dell’azienda.
A tal proposito è bene ricordare che la vendita delle due piattaforme è stata bloccata lo scorso marzo in tutta la Russia, in questo modo anche il gruppo capitanato da Satya Nadella ha voluto dare il suo contributo alla campagna di boicottaggio contro il Cremlino reo di aver ordinato un’invasione militare ancora in corso in buona parte dell’Ucraina.
Stando alle notizie circolate nelle scorse ore soprattutto su Telegram, il tentativo di scaricare le immagini ISO di Windows 10 e Windows 11 porterebbe semplicemente alla visualizzazione di una pagina di errore, risulterebbe poi impossibile il download di strumenti come Windows 11 Installation Assistant, Windows 10 Update Assistant e Windows 10 Media Creation Tool.
Nel caso di Windows 11 Media Creation Tool il software sarebbe invece ancora scaricabile ma non installabile. Tali problemi sarebbero comunque aggirabili tramite l’utilizzo di una VPN (Virtual Private Network) e l’impostazione di un indirizzo IP non registrato in Russia, nel Paese però l’uso di queste applicazioni è ad oggi vietato per legge.
Microsoft, che dopo l’inizio del conflitto ucraino avrebbe licenziato circa 400 dipendenti occupati in Russia, è soltanto una delle Big Company straniere che hanno deciso di limitare al minimo le proprie attività nel territorio della Confederazione. Tra gli altri nomi noti dell’alta tecnologia abbiamo per esempio quelli di Oracle, HP, IBM e PayPal.