Il 6 agosto scorso Internet ha spento 20 candeline, era infatti l’estate del 1991 quando un ricercatore del CERN di Ginevra, chiamato Tim Berners Lee, pubblicò in Rete la prima pagina Web della storia come risultato di un progetto nato nel 1989 in seno al noto istituto elvetico.
Tim Berners Lee, oggi ritenuto una leggenda dell’informatica senza che a nessuno sia ancora venuta l’idea di assegnargli il premio Nobel, non si aspettava certo di aver dato vita ad una vera e propria rivoluzione che avrebbe riguardato (e cambiato) tutto il Mondo.
Berners Lee e il suo collaboratore Robert Cailliau avevano in mente di creare un semplice sistema per permettere ai ricercatori del CERN di condividere in modo più semplice i propri documenti ma senza saperlo stavano cambiando in modo decisivo il corso della storia portando l’umanità in un nuovo ciclo di comunicazione e conoscenza su scala globale.
Dopo l’invenzione del World Wide Web ci vollero un paio d’anni prima del rilascio del primo browser per la navigazione; la prima versione definitiva di Mosaic, questo era il suo nome, venne realizzata il 22 aprile del 1993, progetto poi abbandonato nel gennaio del 1997 a vantaggio di altri software, commercialmente più fortunati, come Netscape.