Forse un po’ per festeggiare il ritorno di Sam Altman alla guida del gruppo, OpenAI ha rilasciato "Voice" per tutti gli utenti del chatbot ChatGPT, compresi quelli standard che non hanno aderito alla formula a pagamento ChatGPT Plus. Si tratta di una funzionalità che permette di comunicare con la piattaforma utilizzando la propria voce.
In sostanza l’utente può "parlare" con ChatGPT semplicemente parlando, senza la necessità di scrivere alcun prompt da inviare al sistema. Le versioni supportate sono per ora quelle per Android e iOS, nel prossimo futuro la feature potrebbe essere disponibile anche da browser Web, su Desktop, tramite abilitazione del microfono.
Per quanto riguarda l’uso su dispositivo mobile, "Voice" è accessibile grazie ad un’apposita icona a forma di cuffie posizionata nella sezione inferiore dell’interfaccia utente. Il sistema avverte che ChatGPT non effettua alcuna registrazione delle conversazioni che vengono però trascritte e riportate in cronologia come qualsiasi altra interazione.
ChatGPT with voice is now available to all free users. Download the app on your phone and tap the headphones icon to start a conversation.
Sound on ?? pic.twitter.com/c5sCFDAWU6
— OpenAI (@OpenAI) November 21, 2023
"Voice" è in grado di identificare automaticamente la lingua parlata dall’utente che può comunque indicarla specificatamente tramite le impostazioni dell’applicazione. Tra i vantaggi di questa funzionalità vi è naturalmente il fatto che essa non richiede di tenere gli occhi incollati allo schermo o di digitare le proprie richieste tramite la tastiera.
Si può scegliere una voce da associare al chatbot selezionando una delle 5 opzioni disponibili ("Breeze", "Cove", "Ember", "Juniper" e "Sky"). Dopo aver concesso all’applicazione il permesso di accedere al microfono non si deve fare altro che lanciare la propria richiesta al chatbot, il modello generativo alla base del servizio è sempre GPT.