Khalil Shreateh, hacker palestinese, sarebbe riuscito a scoprire una vulnerabilità nel codice sorgente del social network più trafficato della Rete; la sua segnalazione relativamente al problema rilevato non avrebbe però riscosso la giusta considerazione da parte dei tecnici di Menlo Park.
Probabilmente Shreateh si aspettava maggiore attenzione da parte di Facebook, quest’ultimo infatti promuove da tempo una campagna di bug hunting che prevede il pagamento di una "taglia" destinata a tutti coloro che forniscono il loro contributo per rendere il Sito in Blue più sicuro.
Vistosi praticamente ignorato e non retribuito, l’hacker mediorientale avrebbe quindi deciso di dimostrare l’importanza della sua scoperta attaccando direttamente la bacheca associata all’account di Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Facebook.
Tecnicamente, il bug rilevato da Shreateh permetterebbe ad un utente di pubblicare senza alcuna autorizzazione un’immagine sulla bacheca di un iscritto, anche nel caso in cui tra i due non vi sia alcun vincolo di "amicizia" sul social network.