Nelle scorse ore i dirigenti della Pfizer, una delle più importanti compagnie farmaceutiche del Mondo, hanno rivelato alla stampa i risultati ottenuti tramite la sperimentazione di un vaccino per il Coronavirus (Sars-Cov-2) che si sarebbe dimostrato efficace nel 90% dei casi. La notizia è stata accolta con euforia da gran parte delle Borse ma non tutti i titoli azionari ne avrebbero beneficiato.
Tra le aziende che hanno subito indirettamente un danno dalle ultime rivelazioni sul vaccino vi sarebbero per esempio molte delle compagnie high tech che hanno performato maggiormente durante la pandemia e i periodi di lockdown, quindi in particolare le società che gestiscono progetti legati allo smart working, alle comunicazioni da remoto, all’e-commerce e allo streaming audio/video.
Wall Street: Zoom ha perso il 17% in una sola seduta
Un primo esempio potrebbe riguardare Zoom, realtà oggi molto affermata nel settore delle videoconferenze, che nel corso di una sola seduta di contrattazioni sarebbe arrivata a perdere oltre il 17% della propria capitalizzazione presso Wall Street. Zoom è tra l’altro uno strumento molto utilizzato per la didattica a distanza che, con tutta probabilità, subirà una notevole flessione in fase post-COVID con il ritorno a scuola.
Un altro comparto che potrebbe subire dei cali di fatturato nel caso in cui lo spettro del contagio dovesse essere definitivamente allontanato potrebbe essere quello del commercio elettronico, a tal proposito basterebbe citare il caso di Amazon, società che ha visto crescere notevolmente i propri ricavi nei mesi primaverili, le cui perdite sarebbero state di poco superiori a 5 punti percentuali.
Stesso discorso per quanto riguarda la piattaforma per antonomasia dello streaming a pagamento, Netflix. Nel caso di quest’ultima il calo in Borsa si sarebbe assestato intorno all’8.6% proprio quando la Pfizer, che è una compagnia statunitense con sede centrale a New York, vedeva invece i propri titoli azionari guadagnare il 7.7%