Secondo una rilevazione svolta dagli analisti dell’istituto di ricerca Aberden Group e pubblicata sul Wall Street Journal, sarebbero sempre di più le aziende statunitensi che controllano gli spostamenti dei propri impiegati tramite sistemi per la rilevazione via GPS.
Nel complesso, ad oggi le società americane che effettuano un monitoraggio costante degli spostamenti dei lavoratori sarebbero circa il 37%, le tecnologie più utilizzate farebbero riferimento ad applicazioni installate sugli smartphone o a dispositivi montati sui mezzi di trasporto utilizzati.
Tale fenomeno sarebbe motivato in particolare da esigenze di ottimizzazione dei costi d’esercizio, infatti, l’impiegato che effettua spostamenti non ricollegati o non necessari all’attività d’impresa rappresenta una spesa evitabile per le casse dell’azienda.
La geolocalizzazione tramite GPS porrebbe alcune perplessità dal punto di vista della privacy, ma per le aziende essa rappresenterebbe anche un sistema per proteggere i propri lavoratori dai pericoli insiti nei percorsi effettuati, come per esempio le aggressioni.