Con il temine typo leak si indica un errore di battitura, ad esempio nella digitazione del destinatario di un messaggio di posta elettronica, che porta alla rivelazione di informazioni riservate. Non si tratta di un attacco informatico, ma della conseguenza di una distrazione che, in alcuni casi, potrebbe avere conseguenze particolarmente gravi.
Un episodio molto particolare di typo leak ha riguardato la Defense Information Systems Agency degli Stati Uniti che opera in collaborazione con il Dipartimento della Difesa americano. In questo caso infatti l’errore di battitura avrebbe fatto riferimento ad un TLD (Top Level Domain) e per la precisione a ".mil" (abbreviazione di "military").
Il ".mil" è stato utilizzato per la creazione di diverse caselle e-mail gestite dall’esercito USA ma ha un difetto, se così lo vogliamo chiamare, è infatti molto simile ad un’altra estensione per nomi a dominio, ".ml". Quest’ultimo è un suffisso geografico dedicato alla Repubblica del Mali, uno stato africano politicamente non allineato con Washington.
Una piccola differenza tra le due estensioni, la lettera "i", avrebbe portato così all’invio di numerosi messaggi e documenti segreti verso inbox i cui indirizzi di posta terminano con ".ml" invece che con ".mil". Il tutto sarebbe avvenuto nonostante la società Mali Dili, a cui è stata data la gestione del dominio ".ml", abbia segnalato più volte il problema nel corso degli anni.
Johannes Zuurbier, imprenditore olandese a capo della compagnia il cui contratto dovrebbe scadere entro qualche giorno, sarebbe stato semplicemente ignorato. Nel contempo i messaggi recapitati erroneamente alle caselle sbagliate sarebbero stati migliaia, un errore non da poco considerando che il Mali è oggi un fedele alleato della Russia.