I responsabili di Mountain View sarebbero alla ricerca di un accordo con la Commissione Europea che lo scorso giugno aveva dato vita ad un’indagine ufficiale volta a stabilire se l’azienda californiana stia favorendo il suo sistema per il display advertising approfittando di una posizione dominante nel mercato pubblicitario online.
Per il momento nessuna delle parti in causa avrebbe fornito alcuna conferma in merito, ma lo scopo di Alphabet (il conglomerato finanziario di cui fa parte Google) sembrerebbe essere quello di evitare il protrarsi di un’inchiesta che potrebbe portare a sanzioni anche molto elevate. Come è noto infatti l’Europa tende a punire pesantemente i tentativi di limitare la libera concorrenza.
A tal proposito andrebbe ricordato che fino ad ora il gruppo capitanato da Sundar Pichai avrebbe pagato multe per più di 8 miliardi di euro. Considerando l’importanza del display advertising per il network di Big G e le possibili accuse della commissione, in pratica l’aver favorito alcuni pubblisher nella pubblicazione degli annunci, anche questa volta il rischio potrebbe essere quello di un esborso milionario.
Google avrebbe approfittato dei dati e delle informazioni raccolte tramite aziende controllate
Un altro punto su cui Google potrebbe dover rispondere riguarda alla possibilità di accesso ai dati da parte di aziende di terze parti, l’azienda controlla infatti alcune piattaforme tra cui DoubleClick che raccolgono informazioni sui comportamenti degli utenti e potrebbe aver consolidato la sua posizione dominante anche grazie a tali contenuti.
Considerando la severità dei commissari, il tentativo di accordarsi con questi ultimi (ammesso che sia effettivamente in corso) potrebbe non andare a buon fine. Ad oggi è difficile prevedere quale possa essere l’ammontare di un’eventuale sanzione, nel caso peggiore si potrebbe parlare di quasi 2 miliardi di euro calcolati tenendo conto del 10% del fatturato maturato lo scorso anno.